Marotta sulle plusvalenze della Juve: "Non parlo del lavoro altrui"

Marotta sulle plusvalenze della Juve: “Non parlo del lavoro altrui”

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Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore generale dell'Inter Beppe Marotta ha parlato di alcuni delle plusvalenze della Juve

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex Juve e ora direttore generale dell’Inter Beppe Marotta ha parlato di alcuni dei colpi più importanti della sua carriera: “Cassano alla Sampdoria è stato il calciatore che mi ha fatto più divertire: ho accettato la sfida di Garrone di gestire la squadra pur in B. In otto anni l’abbiamo portata ai preliminari di Champions. Ma non dimentico Del Piero, Buffon e Ronaldo. Il giocatore più indisciplinato? Vidal, l’uomo dalla doppia vita”. 

“Il trofeo a cui sono maggiormente legato? Il campionato di B vinto con la Sampdoria, il primo scudetto con la Juventus e il recente con l’Inter – ha continuato Marotta. Per un dirigente che arriva dalla provincia, le grandi squadre, come la Juventus prima e l’Inter ora, rappresentano la realizzazione del sogno di bambino“. 

Chiosa finale sulle plusvalenze della Juve: “I miei anni in bianconero fanno parte del passato e non posso che avere ricordi positivi. Non entro nel merito del lavoro altrui, penso al mio presente nerazzurro. Se me lo proponessero tornerei alla Juve? Sono contento del percorso fatto. All’Inter mi trovo bene e sono concentrato per contribuire a nuovi successi. Giancarlo Giorgetti è tifoso del Southampton, mi ha mandato un messaggio per prendermi in giro e dire che ci avevano soffiato loro Carlos Alcaraz del Racing”. 

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