Dagli studi di DAZN, Luca Marelli ha disaminato gli episodi da moviola del match tra l’Udinese e la Juventus. Ecco le sue parole: “Il gol annullato a Davis? Decisione corretta perché se vediamo le immagini ci accorgiamo del fatto che Gatti stava proteggendo l’uscita di Di Gregorio e per effetto della spinta subita da Davis è andato a scontrarsi con il proprio portiere. Il difensore controlla per poter permettere al portiere di intervenire sul pallone, la spinta di Davis è molto evidente alle spalle, spinge Gatti sul proprio portiere, si scontrano e lasciano il pallone libero.
Non poteva esserci altra decisione in questa circostanza se non annullare la rete. Anche se la spinta è con una mano sola, mette nettamente fuori tempo Gatti. Senza la spinta, Di Gregorio avrebbe avuto al possibilità di impadronirsi facilmente sul pallone. Nessuna sanzione disciplinare visto che si tratta semplicemente di una spinta a un giocatore con gioco in movimento”.
Marelli: “Di Gregorio-Payero scontro come tanti”
Successivamente, l’ex direttore di gara ha parlato dello scontro tra Martin Payero e Michele Di Gregorio: “Dobbiamo notare un particolare importantissimo, fondamentale di questa dinamica: entrambi i giocatori si muovono verso il pallone, pertanto vanno in movimenti contrari a quello degli avversari. Payero tocca il pallone, dopodiché c’è un contatto di gioco, uno scontro di gioco come ce ne sono tanti, non c’è nulla di punibile. Sarebbe stato diverso per esempio se Di Gregorio si fosse lanciato verso Payero.
In quel caso ci sarebbe stata un’infrazione e sarebbe stato assegnato il calcio di rigore. ma questa è una dinamica di gioco, due giocatori che vanno incontro al pallone, il pallone viene toccato da Payero, c’è uno scontro di gioco, non si può certo pensare di assegnare un rigore. Abisso ha assegnato una punizione alla difesa. In realtà questo è un errore, non doveva fischiare assolutamente niente perchè era uno scontro di gioco, al limite interrompere il gioco, perchè come sappiamo si può giocare con un giocatore di movimento a terra, ma non con il portiere non in grado di intervenire subito nel gioco”.