Juve, Marchisio: "Vlahovic fermato dalla pubalgia, ma deve essere valorizzato"

Juve, Marchisio: “Vlahovic fermato dalla pubalgia, ma deve essere valorizzato”

Claudio Marchisio
Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'ex Juve Claudio Marchisio ha parlato di Vlahovic, Pogba, Casadei e non solo
Intervistato da La Gazzetta dello Sport l’ex centrocampista della Juve Claudio Marchisio ha parlato di Cesare Casadei, obiettivo di mercato dei bianconeri: Casadei è già pronto. L’abbiamo ammirato al Mondiale in Sudamerica: non mi ha sorpreso il talento ma la crescita personale, credo che quest’esperienza l’abbia fatto crescere come uomo, oltre alle sue qualità che si conoscevano già. Un altro che sarei molto felice di vedere in maglia Juve è Frattesi, non solo per l’amicizia che ci lega: mi piace tantissimo, sta facendo molto bene ed è sui taccuini di tanti. Mi auguro abbia finalmente l’opportunità di giocare ad alti livelli: se lo merita, e per il suo percorso di crescita ha bisogno di una squadra che lo faccia crescere a livello internazionale”.
Su Pogba e Vlahovic ha aggiunto: “Sono sempre più convinto che se un atleta non sta bene a livello mentale, ne risentono sia le prestazioni che il fisico. A Pogba e alla sua famiglia è successo qualcosa di gravissimo, non mi sorprende che non sia stato al massimo. Ci auguriamo che in estate possa rimettersi a posto fisicamente ma soprattutto di testa, perché sa che deve dare qualcosa in più per questa maglia: è tornato per quello, quest’anno non c’è riuscito e speriamo che sia il prossimo quello in cui possiamo rivederlo a grandissimi livelli. Vlahovic era partito molto bene, poi c’è stata la pubalgia, da cui non è semplice guarire con una struttura fisica così. Ci sono state prestazioni non all’altezza ma è un potenziale campione. Dall’altra parte ci dev’essere anche un allenatore che riesca a migliorarlo, è anche responsabilità di un tecnico e di uno staff farlo rendere al meglio”.

Chiosa finale su Allegri: “Giudicare una stagione così, per l’allenatore e i giocatori, non è semplice. La prima parte non è stata all’altezza della rosa, soprattutto in Champions ha sbagliato in pratica tutte le gare: se si doveva cambiare, si doveva farlo prima del Mondiale, per ricostruire durante la sosta. Sappiamo benissimo cosa è successo dopo: in quel momento servono persone capaci di gestire tutto questo, non solo l’allenatore ma anche la squadra. Un’altra rosa e un’altra società non credo che avrebbero retto quel colpo e fatto i punti che ha fatto la Juve“.