Juve, manovre stipendi: il giorno del patteggiamento | LIVE

Juve, manovre stipendi: il giorno del patteggiamento | LIVE

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Niente processo per le manovre stipendi: la Juve ha scelto di patteggiare. I legali bianconeri e il procuratore sono attesi in tribunale

Dall’inizio dell’Inchiesta Prisma la Juve è finita nell’occhio del ciclone tra indagini, dimissioni, processi e un tira e molla infinito di penalizzazioni. Alla fine il processo plusvalenze si è concluso con una pesante penalità di 10 punti in classifica, ma i guai per la Vecchia Signora non sono ancora finiti. I bianconeri devono infatti ancora scoprire quale sarà la sentenza del giudice per l’inchiesta sulle manovre stipendi, processo che sarebbe dovuto essere il prossimo 15 giugno.

Sarebbe, al condizionale, perchè la Juve ha invece deciso di patteggiare. In pratica i legali bianconeri sono giunti a un accordo con il Procuratore Chinè e oggi alle 10:30 le due parti si presenteranno in presenza davanti al giudice. Se quest’ultimo riterrà la pena opportuna (si parla di una multa), la Juve metterà la parola fine su tutta la faccenda. Per accettare il patteggiamento, infatti, i bianconeri rinunceranno alla possibilità di fare ricorso. 

Ma perchè la Juve ha deciso di patteggiare? L’idea della dirigenza bianconera e dei suoi legali è quello di evitare ripercussioni sulla prossima annata. Così facendo, infatti, qualunque tipo di penalità verrà inflitta in questa stagione ormai compromessa e il prossimo anno Allegri potrà ricostruire senza il timore di nuovi processi. Altro punto a favore è quello riguardante l’incognita UEFA. Chiudendo subito il processo la speranza è che il massimo organo del calcio europeo non vada ad escludere la Juve dalle coppe. Se anche fosse, però, per regolamento se la UEFA dovesse agire ora dovrebbe escludere i bianconeri soltanto dalle coppe della prossima stagione. Ma visto che la Juve non andrà in Champions, le perdite della qualificazione alla Conference League (al massimo Europa League) sarebbero decisamente minori.

Ecco tutti gli aggiornamenti:

14.00- Andrea Agnelli non patteggia: l’ex presidente bianconero si presenterà al processo in programma il prossimo 15 giugno 2023

13.48 – Accettato patteggiamento: solo ammenda per la Juventus. Il Tribunale Federale Nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus sul filone “manovra stipendi”: solo un’ammenda per il club bianconero, che rinuncia ai ricorsi. Comunicata l’ammenda per il club comminata dal Tribunale federale: la Juventus pagherà 718.000 euro. Multe anche per altri dirigenti, nessuna nuova penalizzazione in classifica. Multa da 47 mila euro per Fabio Paratici, 35,25 mila euro per Pavel Nedved e Federico Cherubini. Sanzioni anche per Cesare Gabasio (18,5 mila euro), Paolo Morganti (15 mila), Giovanni Manna (11,75 mila) e Stefano Braghin (10 mila).

13.30 – Sentenza in arrivo: cresce l’attesa 

13.05 –  Terminata l’udienza sul patteggiamento fra Juve e Procura. Ora si attende il verdetto. I legali bianconeri commentano: “Aspettiamo le pubblicazioni”.

12.55 -Udienza in corso: chiesto il patteggiamento – Il verdetto è atteso nel pomeriggio. Se il Tribunale non accettasse la proposta di patteggiamento presentata da parte della Juve e della procura federale, si andrebbe direttamente a processo. Intanto con il patteggiamento, la Juventus spera di evitare una nuova penalizzazione.

11.40 – Pubblicate le motivazioni della Corte Federale d’Appello della sentenza sul caso plusvalenze (che ha portato al -10 di settimana scorsa). Una quindicina di pagine che spiegano i motivi per cui la CFA ha respinto le richieste della società bianconera: “10 punti afflittivi, proporzionali e ragionevoli.”

Nodo cruciale per il patteggiamento. Si legge: “Al fine di definire il quantum della sanzione da irrogare alla F.C. Juventus spa, occorre far riferimento, in un’ottica comparativa, al contributo causale di ciascuno, in ragione del ruolo rivestito nella vicenda in esame, ed alle sanzioni irrogate ai quattro Consiglieri operativi, tra cui il Presidente della società sportiva, Andrea Agnelli”. In sostanza, la CFA motiva i 10 punti di penalità perché afflittivi (“sono le sanzioni, le quali si riflettono sul soggetto che ha agito incidendo su di un bene giuridico del tutto diverso da quello oggetto dell’obbligo”), proporzionali (“Il principio di proporzionalità, di derivazione europea, impone di adottare un provvedimento non eccedente quanto è opportuno e necessario per conseguire lo scopo prefissato”) e ragionevoli (“Facendo corretta applicazione dei suddetti principi, in un’ottica di contemperamento dei diversi interessi contrapposti, la sanzione, come detto deve poter svolgere la funzione propria di prevenzione speciale e generale in ordine alla reiterazione della condotta illecita, deve necessariamente essere proporzionale al disvalore sociale della condotta”).

1) Fabio Paratici, 30 mesi di inibizione: pesano 4 punti di penalizzazione;

2) Andrea Agnelli, 24 mesi di inibizione: pesano 3 punti di penalizzazione, atteso il ruolo rivestito di Presidente del CdA e legale rappresentante della società;

3) Maurizio Arrivabene, 24 mesi di inibizione: pesano 2 punti di penalizzazione;

4) Federico Cherubini, 16 mesi di inibizione: pesa 1 punto di penalizzazione.

E poi:

a) Proscioglie dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio e Enrico Vellano;

b) Irroga alla società F.C. Juventus spa la sanzione della penalizzazione di punti 10 (dieci) in classifica, da scontare nella corrente stagione sportiva”.

11.00 – Udienza iniziata in ritardo e Borsa in positivo – E’ iniziata l’udienza, in presenza, presso il Tribunale federale. Nel frattempo la Borsa accoglie positivamente l’iniziativa della società bianconera di patteggiare. Nella giornata di oggi si potrebbe concludere il secondo filone d’inchiesta. I titoli della Juve guadagnano il 4,05% a 0,303 euro.

10.30 – Udienza in presenza – I legali della Juve sono entrati nella sede del Tribunale federale nazionale in via Campania a Roma

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