Manovre stipendi, nuove sanzioni in arrivo per la Juve: salvi i giocatori

Manovre stipendi, nuove sanzioni in arrivo per la Juve: salvi i giocatori

Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Federico Cherubini, Andrea Agnelli
La Procura federale chiude l'indagine sulla manovra stipendi della società bianconera: il club rischia una multa o una nuova penalizzazione

Il procuratore Giuseppe Chiné chiude l’inchiesta sulla ‘manovra stipendi‘ della Juventus dopo quattro mesi di lavoro. La società bianconera e i suoi ex dirigenti sono i potenziali incolpati, si salvano invece i calciatori. Un lavoro che si è protratto per più di quattro mesi sulle carte inviate dalla Procura di Torino, tutto si muove in una direzione chiara: la responsabilità è della società e dei vecchi componenti societari.

Quella della manovra stipendi è una delle cinque inchieste relative al club bianconero che si aggiunge alla più nota Inchiesta Prisma e a quelle relative alle plusvalenze. La questione riguarda il biennio 2019-20 e 2020-21 e ora la procura sarà chiamata a prendere una decisione dopo aver avvertito gli incolpati in una sorta di pre-deferimento. La strada più probabile è che si vada al Tribunale Federale fra fine aprile e inizio maggio.

Secondo i pm di Torino piuttosto non ci fu una riduzione degli stipendi, bensì un mero differimento con gli atleti che avevano una valida aspettativa che la società avrebbe onorato l’impegno relativo alle mensilità. In questo capitolo s’inseriscono anche le controversie dei rapporti contrattuali con Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala. Il rischio in casa Juventus è una maxi multa o la penalizzazione aggiuntiva di uno o due punti in classifica. In più gli ex dirigenti del club potrebbero essere sanzionati con ulteriori inibizioni. Nessuna sanzione per i calciatori tesserati dal club, la responsabilità ricade su società e vecchia dirigenza.

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