di Flavio Zane
“Una vita da mediano, da uno che si brucia presto perché quando hai dato troppo devi andare e fare posto”. Quelle sopracitate sono le parole della strofa di noto brano di Luciano Ligabue che ben si presta all’esperienza di Weston Mckennie alla Juventus. Perché sì, l’americano non è tecnicamente un mediano, nonostante anche nell’ultima stagione sotto la guida di Massimiliano Allegri abbia dimostrato una notevole duttilità. Inoltre, sarebbe riduttivo limitarsi a questo per descrivere la bontà dell’annata di Mckennie. L’americano è stato autore di ben 10 assist in 38 presenze in bianconere, tra i migliori nel campionato di Serie A appena trascorso. Numeri che però sembrano non bastare al giocatore per guadagnarsi la riconferma nella Juventus che verrà.
Gli alti e bassi di Mckennie alla Juventus
L’ultima stagione della Juventus è stata la quarta in bianconero per Mckennie. La sua esperienza è stata intervallata solo da sei mesi non esaltanti al Leeds in Premier League e culminati con la retrocessione in seconda serie. Al suo ritorno nel ritiro estivo, nel quale la Juve è stata impegnata nella tournée americana, il centrocampista è stato inserito in quel ristretto numero di “esuberi” della rosa, insieme ad Arthur e Denis Zakaria. Mentre per quest’ultimi la Juve ha trovato una soluzione in uscita, così non è stato per Mckennie. Ma anche qui, ridurre le spiegazioni del suo reintegro alle dinamiche di calciomercato e ai clamorosi casi di squalifica di Nicolò Fagioli e Paul Pogba (quest’ultimo avvenuto durante gli ultimissimi giorni di agosto), non sarebbe esaustivo. Mckennie, sin da quella famosa tournée, inserito all’ultimo al posto di un ex Manchester United non in perfette condizioni, ha dimostrato un allenamento dietro l’altro di avere lo spirito giusto, quello che ha convinto Allegri a riprenderlo in considerazione. Tanto che, sin dall’inizio del campionato, l’americano si è conquistato la titolarità della squadra, senza lasciarla quasi fino alla fine della stagione. Come se non bastasse, per diverso tempo, si è persino riparlato di un possibile rinnovo in bianconero. Questo almeno fino a che la situazione tra la Juve e l’ex tecnico Allegri è precipitata fino all’esonero successivo alla vittoria della Coppa Italia.
Mckennie fuori dai piani di Thiago Motta
L’arrivo di Thiago Motta alla Juventus sembrerebbe complicare nuovamente l’esperienza in bianconero di Mckennie. Il tecnico brasiliano sembrerebbe non essere entusiasta delle caratteristiche tecniche dell’americano. Per la sua Juve, l’allenatore vorrebbe uno sforzo del club nel rivoluzionare il centrocampo in vista della stagione che verrà. Il primo colpo del calciomercato non a caso sarà Douglas Luiz, centrocampista brasiliano del sorprendente Aston Villa e della Nazionale brasiliana. Proprio in questa trattativa, la Juventus ha provato a inserire in un primo momento il cartellino di Mckennie, oltre a quello di Iling-Junior. L’americano avrebbe fatto ben poco per favorire l’operazione, evidentemente poco attratto dalla prospettiva di vestire la maglia della squadra inglese e di veder il suo stipendio ridursi. Per l’operazione Douglas Luiz, la Juventus è riuscita a sostituirlo con Enzo Barrenechea e quindi ancora una volta Mckennie pare possa rimanere legato ai colori bianconeri. Non per molto, almeno nelle intenzioni della società, infastiditi evidentemente dall’atteggiamento del calciatore nella trattativa, che però almeno per il momento non avrebbe offerte concrete in uscita. D’altro canto, per il giocatore riprovare una seconda volta a conquistare le considerazioni del tecnico non sarà semplice. In attesa di capire gli sviluppi, quello di Mckennie rimane certamente un caso particolare per un giocatore che alla Juve continuerebbe a vivere delle montagne russe.