Domani sarà il 20esimo anniversario della morte di dell’Avvocato Gianni Agnelli. Intervistato da La Gazzetta dello Sport Lippi ha ricordato l’uomo che ha reso grande la Juve: “Con l’Avvocato c’è stato un rapporto speciale. La mia Juve vinceva tanto e lui me lo riconosceva sempre. Era una persona unica, sono orgoglioso di averlo reso felice”.
Agnelli era famoso per telefonare sempre di prima mattina per avere notizie sulla squadra: “Lo squillo alle sei e mezza– ricorda Lippi. Non l’ultimo, sapeva che ero mattiniero come lui… Non facevo finta di non sentire, non disturbava mai. La cosa bella è che non telefonava soltanto dopo i successi. Se qualcosa non era andata bene voleva rincuorarci. Anche se veniva al campo dopo due brutti risultati: prima di andar via mi diceva “mi saluti i ragazzi””.
Dopo la vittoria della Champions nel ’96 non mancarono i complimenti a Lippi: “Disse che ero il più bel prodotto di Viareggio dopo Stefania Sandrelli. Se permette… Il suo modo di farmi un grande complimento. Era immensamente felice perché la Juve non vinceva niente da otto anni ed era tornata al vertice. Quando mi hanno chiamato c’era voglia di invertire quella tendenza. Noi abbiamo risposto con lo scudetto, la Champions e l’Intercontinentale, tutto insomma”. Nel maggio del 2002 l’ultima chiamata: “Bravo, complimenti, mi ha fatto felice. Mesi dopo andai a casa sua, era in poltrona con una coperta sulle gambe. Mi parlò delle partite più belle. Sentiva che stava arrivando il suo momento, quello era stato il suo modo per ringraziarmi“.