Juve, l'indice di liquidità preoccupa: oltre 100 milioni da recuperare

Juve, l’indice di liquidità preoccupa: oltre 100 milioni da recuperare

Cristiano Giuntoli
Il calciomercato della Juventus sarebbe complicato dall'indice di liquidità: il club bianconero sarebbe in rosso per oltre 100 milioni di euro

Il calciomercato della Juventus pare procedere a piccoli passi. L’arrivo di Timothy Weah e quello atteso a momenti di Facundo Gonzalez è tutto quello che il club bianconero ha sin qui aggiunto alla rosa della scorsa stagione. In realtà, le più importanti mosse della Vecchia Signora ad oggi paiono la conferma di Adrien Rabiot. Oltre che l’arrivo del direttore sportivo del Napoli scudettato Cristiano Giuntoli. E a quest’ultimo sta spettando il compito più complicato, ovvero quello di imbastire per il tecnico Massimiliano Allegri una squadra competitiva per la Serie A in avvicinamento.

L’indice di liquidità della Juve

Molto probabilmente, il nuovo direttore sportivo, quando ha firmato per la Juventus, aveva già capito che il lavoro non sarebbe stato dei più agevoli. L’eredità lasciata mesi fa da Fabio Paratici, influenzata fortemente da una stagione contaminata da vicende extra campo, è quella di una società che deve inevitabilmente fare i conti con l’assenza degli introiti europei ed enormi costi da coprire. A partire da un monte ingaggi non affrontabile nelle attuali condizioni. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, a complicare il tutto ci starebbe pensando anche l’indice di liquidità. La Juventus avrebbe sforato tale parametro di oltre 100 milioni di euro.

Juve costretta a cedere

In questo caso, a lasciare in “dote” tale grattacapo è stato l’ex presidente Andrea Agnelli. Più nello specifico, il bond da 170 milioni di euro, con scadenza a febbraio 2024 e non ancora finanziato. Di fronte a una situazione di tal genere, il quasi immobilismo del calciomercato in entrata, ma anche in uscita, della Juventus è presto spiegato. Così come lo sarebbe la volontà di non dichiarare nessun elemento della rosa incedibile, ma bensì trattabile a prezzo pieno di cartellino. L’esempio più lampante è quello di Dusan Vlahovic. Acquistato un anno e mezzo fa dalla Fiorentina per 80 milioni di euro e che il club intenderebbe cedere per una cifra non inferiore. D’altro canto, apparirebbe difficile pensare che anche i più facoltosi club europei, o addirittura quelli arabi, sarebbero disposti a investire a tal punto per un giocatore che nelle ultime stagione non ha brillato. Al momento l’offerta del Chelsea, con l’inserimento di Romelu Lukaku, che appare quella migliore, viene stimata per un valore complessivo sui 60 milioni.