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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex nerazzurro Sebastian Veron ha parlato della Supercoppa tra Inter e Juventus: “I bianconeri hanno dominato per 9 anni e sfiorato la Champions, ma tutti i cicli, anche i più vincenti, si esauriscono. Basta che alcuni giocatori vadano via e altri perdano la spinta. Quando sei abituato a una marcia e poi cali è dura risalire. Ma la Juve resta un grande club e non ci metterà molto a rialzarsi, a prescindere dalla Supercoppa. L’Inter ha trovato continuità: il cambio di allenatore non si è sentito, anzi la squadra è pure migliorata. Anche se hanno perso un big come Lukaku, nessuno se ne è accorto perché tutto il gruppo ha reagito e sono arrivati giocatori altrettanto validi”.
Su Inzaghi ha poi aggiunto: “Simone è maturato alla Lazio facendo la giusta esperienza che adesso gli serve: allenare un grande club è molto difficile, ma lui ha reso tutto incredibilmente facile. Arriveranno momenti duri e bisognerà vedere come l’Inter reagirà, ma possiamo già dire che Inzaghi ha aggiunto qualcosa nel gioco rispetto a Conte. Meno contropiede e più manovra: questa è l’impronta di Simone”.
Dybala e Lautaro, argentini a confronto: “È chiaro che entrambi i club pensano a loro per un lungo periodo. Già ai miei tempi, quando arrivavi in squadre come Inter e Juve, ci pensavi due volte prima di andartene. Paulo e Lautaro sono comunque molto diversi: forse, per le qualità che possiede, Dybala può far vedere qualcosa di più, mentre Martinez finora è stato sempre decisivo anche se è in Italia da meno anni. Restano due giocatori di classe, l’Argentina fa bene a tenerseli stretti”. Chiosa finale su Chiesa: “Sì, ho visto l’infortunio, un peccato per la Juve e per la Nazionale in vista del playoff. Federico mi ricorda davvero Enrico, un attaccante micidiale: sono simili fisicamente e tecnicamente. Spero ovviamente che l’Italia vada al Mondiale. Con Chiesa!”.