Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex Juve e Inter Paulo Sousa ha parlato del derby d’Italia: “Ogni squadra ha alcune fragilità. Quelle di Inter e Juve sono sulle fasce. Importante sfruttare questi corridoi per creare superiorità non solo numerica, ma di soluzioni: saltare l’uomo, crossare, cambiare velocità. L’Inter ha la rosa migliore della A, fisicità, altezza, mobilità. Attacca la profondità velocemente, cosa che la Juve soffre anche se è bassa. Il Barcellona faceva circolare tanto palla, senza profondità, così l’Inter comandava sui cross alti, si difensiva e ripartita alla grande”.
Sulla squadra di Allegri ha aggiunto: “E’ una squadra da scudetto, da Champions. Vive una normale transizione aggravata dal Covid, è in difficoltà. Ma da qui a mettere in croce Allegri… Vincere quello che ha vinto lui non è da tutti: quando si giudica non si può dimenticare il passato. Ha un’abilità straordinaria nel cambiare sistema e ruoli in 90’: devi saper leggere tutte le situazioni. E poi lotta! Sempre. La Juve usa blocchi difensivi bassi o medio-bassi, è un po’ passiva in fase di non possesso, fortissima nella transizione offensiva ma ha anche tanti infortunati. Su tutti Di Maria”.
Sull’Inter invece: “Inzaghi ha fatto un lavoro molto intelligente, mantenendo il 3-5-2 e dando più libertà e meno rigidità all’organizzazione ereditata da Conte, un tecnico con convinzioni precise, disciplina e dinamiche molto rigorose. La Juve dovrà finalizzare tutti gli attacchi: deve concludere sempre per non lasciare che l’Inter riparta“. Chiosa finale su Chiesa e i giovani: “Nella primavera della Fiorentina Chiesa era impressionante. Generoso, sulle fasce e al centro, verticale, aggressivo, potente, buona tecnica, massima determinazione. Quando troverà equilibrio nelle decisioni sarà super. Miretti, Fagioli e Iling? Nel mio calcio non conta l’età ma qualità e obiettivi. Iling è potente, aggressivo, ma Kostic ha più continuità e qualità nei cross. Miretti e fagioli veloci, ma con meno fisicità nelle palle inattive oggi decisive: per questo c’è pogba. L’età non c’entra”. Intanto arriva un’importante novità di mercato: è tutto vero, offerto triennale con ricco ingaggio<<<
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