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Quest’anno la Serie A sembra essere più competitiva che mai. Ad inizio stagione Milan e Napoli hanno dominato su tutte le altre squadre, poi lentamente hanno perso il passo e sono state superate dall’Inter. Ieri sera i nerazzurri, però, hanno pareggiato contro l’Atalanta, riaprendo così le porte ai cugini rossoneri. Chi vincerà lo scudetto? Intervenuto sulle pagine de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti ha analizzato la situazione: “Sono 12 partite che la Juve viaggia al ritmo dell’Inter. Era il 30 ottobre, molto tempo fa. Da allora l’Inter ha giocato una partita in meno, ma resta la conferma che la Juve ha trovato stabilità. Se allarghiamo lo sguardo scopriamo che in questo tempo la Juve ha dato 14 punti al Napoli, 7 al Milan e 3 all’Atalanta.
Cosa significa? Prima di tutto che l’Inter si è presa gli stessi distacchi dai suoi avversari, poi che Inter e Juve sono da due mesi e mezzo le squadre più regolari. In un campionato con i gradini sfalsati e spinto da continue accelerazioni mediatiche, questo dato calmo ha un grande valore. Spiega che l’Inter resta la più continua e che la Juve ha diritto di puntare a qualunque altro posto dietro di lei. È un fatto che è stato appena statistico per cinque mesi, ora è diventato reale. Non conta l’avversario battuto sabato dalla Juve, conta la lunga serie di gare in cui ha fatto meglio delle altre. Non era per niente detto succedesse.
Il pari tra Atalanta e Inter va bene a entrambe ma porterà probabilmente il Milan più vicino all’Inter così come la Juve è subito alle spalle dell’Atalanta. È un campionato che cambia abitudini, non è chiaro dove porterà. Bergamo ha un po’ sgualcito la figura di un’Inter inarrestabile. Era sbagliata la premessa, gli avversari esistono sempre, anche se faticano a creare il disordine che vorrebbero”.