In vista della finale di Coppa Italia contro l’Inter, la Juve ha analizzato la formazione di Simone Inzaghi: “Quella che va in scena mercoledì 11 maggio a Roma per la finale di Coppa Italia è la quarta sfida stagionale fra Juventus e Inter. Due sconfitte e un pareggio per ora per i bianconeri. Se in Supercoppa Italiana, la Juventus è passata in vantaggio impegnando in diverse circostanze la retroguardia della squadra di Simone Inzaghi, è nella partita di campionato all’Allianz Stadium persa per 1 a 0, in virtù di un rigore trasformato da Çalhanoğlu, che gli uomini di Allegri hanno creato più palle gol, mettendo in difficoltà la linea difensiva meno battuta del campionato.
Una gara dominata a dispetto del risultato finale: 54% di possesso palla con ben 65% di vantaggio territoriale. Ma soprattutto 22 tiri a 5, a testimonianza di una partita a senso unico. I bianconeri sono stati fermati più dalla sfortuna o dalla mancanza di precisione sotto porta che dalla qualità della difesa nerazzurra, che è andata in difficoltà sia nelle giocate provenienti dalle fasce che negli inserimenti centrali. Andiamo a rivedere tre situazioni di gioco.
LE OCCASIONI DI MORATA
In entrambi i casi l’azione si sviluppa sulla fascia destra. Nella prima azione Vlahovic agisce largo sul fronte d’attacco bianconero e, nonostante la difesa dell’Inter sia tutta schierata in area, il serbo riesce a trovare sul secondo palo lo spagnolo. Conclusione terminata a lato di poco. Nell’azione successiva Cuadrado va via a Bastoni, entra in area e mette la palla al centro. Ancora Morata si avventa sulla sfera ma la sua conclusione viene ribattuta dal muro nerazzurro in totale affanno.
VLAHOVIC CENTRALE
Nella seconda azione analizzata, due palle gol costruite da Vlahovic. Nonostante la forza della difesa a tre dell’Inter al centro dell’area, il serbo, giocando da boa, riesce a girarsi ed arrivare alla conclusione. Nel primo caso dopo un velo di Morata, nel secondo imbeccato, sempre centralmente, da Rabiot.
LA PALLA GOL DI ZAKARIA
Infine la palla gol più clamorosa della partita, quasi ad unire alcuni elementi delle situazioni precedenti. Si parte da una progressione centrale straordinaria di Zakaria che prende palla nel cerchio di metà campo e, superato Brosovic, punta verso l’area di rigore nerazzurra. Škriniar non esce subito dalla linea di difesa e Zakaria dopo averlo superato va alla conclusione a botta sicura colpendo il palo. Nella confusione in area nerazzurra De Sciglio arrivo per primo sulla palla e dalla sinistra mette in mezzo: la conclusione di testa di Vlahovic sorvola di pochi centimetri la traversa.
Tre situazioni di gioco diverse con 5 palle gol: una maggior precisione sotto porta e un pizzico più di fortuna potrebbero nella sfida di Roma determinare la differenza fra le due squadre”. (juventus.com)
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