Sulle pagine di Tuttosport l’ex arbitro Calvarese ha analizzato la direzione di gara di Guida in Juve-Inter: “La stagione scorsa era stata piuttosto complicata per Guida, che torna a dirigere un big match. L’arbitro campano non sbaglia e porta a casa bene il suo secondo derby d’Italia, aiutato anche dai calciatori. Una scena è particolarmente indicativa, quella dell’abbraccio tra Barella e Chiesa: loro (insieme a Rugani-Lautaro e Kean-Cuadrado, protagonisti di episodi simili) sono il simbolo dell’atteggiamento collaborativo delle squadre. Guida adotta una soglia tecnica davvero molto alta: anche alcuni contatti al limite non vengono fischiati. In totale saranno venticinque i falli. Non difetta in precisione, anche se non ci sono episodi nelle due aree. Il direttore di gara decide di ammonire subito Cambiaso dopo pochi minuti: l’esterno bianconero “stoppa” un pallone con la mano interrompendo l’azione offensiva promettente dell’Inter: provvedimento che ci può stare. Giusti anche i gialli successivi: sia quello a Cuadrado che quello a Kostic. L’Inter reclama una sanzione per l’intervento falloso di Rabiot ai danni di Barella, ma fa bene l’arbitro a non ammonire.
Guida tiene sempre a bada gli animi. Rispetta tutti e si fa rispettare a sua volta; nelle poche occasioni in cui la tensione sale, gestisce la situazione con la solita propensione al colloquio”.