Juve, inchiesta Prisma. Cherubini: "Mi sono lamentato spesso con Paratici"

Juve, inchiesta Prisma. Cherubini: “Mi sono lamentato più volte con Paratici”

Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Federico Cherubini, Andrea Agnelli
Il CdS ha pubblicato nuove dichiarazioni del ds della Juve Cherubini ai pm della Procura di Torino nell'ambito dell'Inchiesta Prisma

L’inchiesta Prisma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da quando i pm della Procura di Torino hanno iniziato a indagare sui conti e le transazioni bianconere, la Juve è andata incontro a diverse difficoltà, che hanno portato alle dimissioni del presidente Agnelli e di tutto il Cda.

Nell’edizione odierna il Corriere della Sera ha pubblicato nuove dichiarazioni del direttore sportivo bianconero Cherubini: “Io più volte mi sono lamentato con Fabio (Paratici, ndr) che il valore che stavamo dando a quei giocatori non erano congrui. Le nostre strategie sono sempre all’interno dell’area sportiva. Agnelli, Nedved e il CdA vedevano le plusvalenze quando venivano realizzate, ma non c’è mai stata un’indicazione in tal senso. Per quanto è a mia conoscenza, non so se si sia confrontato con Agnelli: il presidente lascia autonomia alle persone che lavorano nell’area sportiva. L’ho sperimentato io stesso in questo periodo, dopo l’avvicendamento che c’è stato con Paratici”.

Sulla famosa carta Ronaldo: “È inverosimile che il direttore sportivo subentrato a Paratici non conosca gli impegni presi dal predecessore e non conosca carte sottoscritte. Non sono in grado di spiegare perché questa carta avrebbe impatto sul bilancio… L’impegno comporta un obbligo e doveva essere riportata in bilancio”. Leggi le pagelle di Napoli-Juventus di Angelo Di Livio<<<

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