Che il rapporto tra Leonardo Bonucci e la Juventus non si stia chiudendo nel migliore dei modi era evidente già dall’esclusione dell’ex capitano dalla tournée americana. Il calciatore, dopo aver meditato il ritiro, ha annunciato a inizio estate il desiderio di proseguire ancora la sua carriera in bianconero. Una notizia che avrebbe colto di sorpresa l’ambiente, già dell’idea di voltare pagina. La scelta di Bonucci non ha visto però cambiare anche quella della Juventus che ha comunicato al giocatore la decisione di escluderlo dal progetto ben prima di quando questa scelta è divenuta ufficiale. Nelle ultime settimane Bonucci ha proseguito il suo allenamento alla Continassa in modo individuale, con il desiderio neppure tanto velato di convincere società, staff e allenatore a un reintegro. Nel frattempo, sono circolate diverse soluzioni di calciomercato. Si è parlato di Lazio, Ajax, così come di Sampdoria, con la sensazione che la volontà del giocatore fosse quella di chiudere in bianconero.
La musica però è rimasta immutata ed ecco che allora Bonucci è passato dal campo agli uffici tramite il suo legale. Questi avrebbe infatti presentato una “diffida” ai vertici della Juventus tramite pec che sa di avvertimento. In sostanza, una richiesta di reintegro formale che però rischierebbe fortemente di avere dei connotati legali. Difficilmente però la dirigenza bianconera non ha considerato anticipatamente questa evenienza e allo stesso modo pensare che il club possa cambiare e cedere alle richieste pare ipotesi remota. La Juventus non starebbe impedendo al giocatore di presentarsi e allenarsi regolarmente, ma riterrebbe lecito considerare motivata, sotto il lato tecnico, la scelta di non includerlo nel gruppo squadra.
Allo status quo, la possibilità che tra Leonardo Bonucci e la Juventus il rapporto termini per vie legali appare tutt’altro che impossibile. Nel momento che la società bianconera declinerà la richiesta del legale di Bonucci, si aprirebbe l’eventualità che quest’ultimi porti il caso al Collegio arbitrale. Così fosse, come spiega Il Messaggero, potrebbero avverarsi alcune conseguenze. La prima ipotesi, quella apparentemente minoritaria, porterebbe alla rescissione del contratto in scadenza il 30 giugno 2024 da 6 milioni di euro netti. La seconda, considerata più plausibile, porterà a un indennizzo al giocatore che per Bonucci dovrebbe corrispondere a 2 milioni. Il caso dell’ex capitano della Juventus rientrerebbe tra quelli tutelati dal contratto collettivo dei calciatori di Serie A in caso di esclusioni dalla rosa.
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