Allegri insiste e la società pure. Ma Adrien Rabiot vuole prendersi del tempo per pensarci. Il centrocampista francese è diventato uno dei leader di questa Juve. Una crescita esponenziale coronata dall’ottima stagione appena passata. Continuità e costanza sono le sue due principali caratteristiche: i numeri parlano da soli. 48 presenze stagionali con oltre 4.200 minuti di gioco a cui si aggiungono 11 reti e 6 assist. Nonostante le grane giudiziarie la Juve si è aggrappata a Rabiot e ora non può più farne a meno. Tuttavia il suo contratto scadrà tra dieci giorni anche se sono diversi mesi che si vocifera di un suo trasferimento all’estero. Dal Newcastle al Manchester United, le offerte di certo non mancano. Come anticipato, la dirigenza sta cercando il modo di trattenerlo a Torino alle stesse condizioni economiche attuali prolungano il contratto di altri 12 mesi (sfruttando il Decreto Crescita).
Dopo la conferma di Milik, se arrivasse il sì anche di Rabiot, la Juve ricomincerebbe da due certezze non indifferenti. La Juve aspetterà fiduciosa che arrivi la fumata bianca da parte del francese anche se valuta delle alternative. Il piano B porta il nome di Sergej Milinkovic-Savic, il cui contratto scadrà tra un anno dopo otto stagioni in biancoceleste. Lotito prova a partire da una richiesta di 40 milioni di euro ma la Juve ne mette sul piatto non più di 25.