Intervistato per TJ, Massimo Giletti si è espresso sulle ultime rivelazioni riguardanti il caso scommesse di Nicolò Fagioli, ex calciatore della Juventus. Ecco cosa ha detto: “E’ il vuoto cosmico, perché nessuno parla di quanto succede nelle curve di Inter e Milan. I grandi giornali come la Gazzetta dello Sport in primis non scrivono nulla, in tv solo io sto facendo capire che dietro queste curve c’era un accordo ben forte tra ndrangheta e sistema calcio che gestisce le squadre. Si stanno occupando di una cosa accaduta due anni fa, già tra l’altro ampiamente sondata e dove gli unici colpevoli erano Fagioli e Tonali, e questo riempire i giornali non è altro che un’arma di distrazione di massa. Sostanzialmente non c’è nulla, qui sembra che nessuno scommettesse sulle proprie partite di calcio e le proprie ammonizioni. E’ un calderone che serve ad alimentare caos, ma non porterà a nulla”.
Giletti: “Juve colpita per i nove Scudetti”

Il giornalista ha proseguito: “Questa attenzione particolare è dovuta al fatto che la Juventus vinceva da nove anni di fila lo scudetto, quindi andava colpita e sanzionata. Continuo a ricordare agli interisti il sistema Inter, dove si sono portati a casa uno scudetto di cartone di cui dovrebbero vergognarsi. La moralità non va mai in prescrizione. Ma come disse il procuratore Palazzi, i reati commessi dai nerazzurri nel 2006 erano peggiori di quelli della Juventus, peccato solo che si erano dimenticati di verificare le intercettazioni che li riguardavano. Che casualità. Le domande sono: i poteri forte come la Telecom erano tutti in mano all’Inter? Tronchetti Provera che ruolo aveva? E Guido Rossi? Il potere, allora come oggi, deve colpire chi è forte di suo. Ricorda un po’ come succede in politica: se non li abbatti con il sistema elettorale, trovi un altro modo per farlo”. Leggi anche la rassegna stampa di oggi sulla Juventus <<<