Intervenuto su Tmw, Paolo Ghisoni ha parlato di Manuel Locatelli. Per il direttore de La Giovane Italia, il centrocampista della Juventus sarebbe arrivato a una fase cruciale della sua carriera. Nonostante ciò, il meglio lo aveva mostrato prima di arrivare a vestire bianconero: “Il miglior Locatelli lo abbiamo visto a Sassuolo, come play davanti alla difesa con i due centrali che si allargavano. Se non fosse stato sfegatatamente juventino, rientrando in quella operazione, il procedimento sarebbe stato: De Zerbi che consigliava all’amico Guardiola di portarlo al Manchester City, considerato che in quel periodo aveva attirato le attenzioni della Premier League. Era una valida alternativa, come trame di gioco, per quello che voleva Guardiola“.
Ghisoni ha proseguito: “Il “percorso sull’altalena” lui lo ha già fatto. Era la promessa del Milan e si è dovuto ricostruire a Sassuolo, poi quello step lì lo ha rifatto in una grande. Ora è in un momento delicatissimo della carriera. È un ragazzo che ha bisogno sempre di iniezione di fiducia, fortunatamente riesce a ricavare autostima dalla famiglia, è diventato papà da poco. Poi il campo è un’altra cosa: essere titolare e protagonista nella Juve è un conto e lui può migliorare con la continuità di utilizzo. Anche perchè mi pare che la mossa di puntare su Paredes non si sia rivelata molto azzeccata…”.