Nel suo editoriale su La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando ha parlato dell’attaccante della Juventus, Dusan Vlahovic. Ecco un estratto delle sue parole: “(…) L’ottima tenuta difensiva si spiegava con il controllo della partita preteso da Thiago attraverso un fitto palleggio. Tener palla e salire lentamente, a linee strette, è un modo per non scoprirsi le spalle e non permettere agli avversari di ripartire. Ma questa idea è diametralmente opposta alle caratteristiche tecniche di Dusan, che non è Zirkzee e non ama rinculare per palleggiare, è nato per correre in direzione opposta, verso la porta, a caccia di profondità. Al momento, Motta non è riuscito a garantire al suo centravanti quella veloce verticalità di cui ha bisogno”.
Garlando: “Vlahovic è il solo a essere penalizzato”
Il giornalista ha proseguito: “A giudicare dalla qualità delle occasioni a disposizione (posizione, distanza dalla porta, ecc), Retegui avrebbe dovuto segnare 6,7 gol, invece ne ha fatti 10. Al contrario, Vlahovic avrebbe dovuto segnarne 7,7, invece ne ha fatti 6. Il gol divorato mercoledì contro il Parma è l’illustrazione ideale di questa statistica. Lo juventino è il solo, tra le punte di vertice, a essere penalizzato dagli expected-gol. Non è stata una grande Juve quella anti-Parma, ma ha avuto comunque il 61% di possesso, ha tessuto 596 passaggi (contro i 380 del Parma), ha calciato 10 corner (contro i 6 del Parma). Se da tanta produzione, Dusan ha ricavato un solo tiro in porta, è anche colpa sua”.