Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha parlato della sfida in programma questa sera tra Juve e Fiorentina: “Più che le gare del passato voglio pensare al futuro. Spero la prossima sia la migliore. Anche se il 3-0 a Torino (dicembre 2020, ndr) non è stato male”. Ma da dove è nata la sua passione per la Fiorentina? “Prima tifavo per il Friburgo, sono nato lì. Negli anni 90 ero a Firenze per la tesi e mi sono appassionato alla Fiorentina. Ora tifo solo viola. Ho capito subito l’importanza della squadra, quando venni da turista con nonna e fratello negli anni 80, ero al liceo. Durante la partita con la Juve sarò a Venezia, spero di convincere alcuni amici a vederla in tv. Altrimenti proverò con il cellulare. O la registro. Sono scaramantico, non faccio pronostici“.
Sull’addio di Vlahovic ha aggiunto: “Sono situazioni che fanno male ma ormai siamo abituati. Mi ricordo ancora dell’addio di Baggio. Speriamo solo non segni. O al limite faccia autogol (ride, ndr). Baggio era Raffaello. Mi piaceva tanto anche Chiesa, è un Michelangelo. Purtroppo anche lui è finito alla Juventus”. E a proposito di arte, a cosa paragonerebbe la Fiorentina? “Il Tondo Doni di Michelangelo. Con tre “atleti” in primo piano: la Madonna potrebbe rappresentare la Fiorentina femminile, c’è Gesù che si arrampica pieno di forza. Gli uomini nudi sullo sfondo sembra preparino una gara”. E la Juventus? “La caduta degli angeli ribelli di Andrea Commodi (ride)”.
Chiosa finale con un appello ai tifosi bianconeri: “L’ultima giornata di A ci sarà Fiorentina-Juventus. Venite a visitare gli Uffizi, è il Museo degli italiani. Tra i nostri dipendenti ci sono tifosi bianconeri. Certo ogni tanto devo litigarci…”. Ma ci sono i calciatori? “In passato meno, negli ultimi anni vengono in molti anche con le famiglie e ne sono felice. Poco tempo fa è venuto Borja Valero. La vicinanza di arte e sport è fondamentale”.