Juve-Fiorentina, Thiago Motta: "Avremo dovuto fare il terzo gol"

Juve-Fiorentina, Thiago Motta: “Avremo dovuto fare il terzo gol”

Thiago Motta, Juventus
Intervistato nel post partita del match di Serie A tra Juventus e Fiorentina, ha parlato l'allenatore della squadra bianconera, Thiago Motta

Intervistato nel post match della partita di Serie A contro la Fiorentina, ha parlato l’allenatore della Juventus, Thiago Motta. Di seguito le sue risposte in collegamento con lo studio.

Siete una squadra in grado di gestire con il palleggio gli ultimi minuti di gara?

“Mi concentrerei più su fare il terzo gol. Oggi era la partita perfetta per cercare il terzo gol e chiudere la partita. E’ chiaro che sul 2-1 dai sempre vita a un avversario, soprattutto quando abbiamo creato e non abbiamo chiuso bene le azioni. Così li lasci in vita e gli dai la possibilità anche con una mezza occasione di poter pareggiare la partita”.

Nell’ultimo periodo la Juventus sembra quasi che si accontenti di passare in vantaggio non cercando, come a inizio di stagione, di cercare altri gol:

“Prima di fare il primo gol, in campo siamo stati in un grande momento. Per questo abbiamo fatto gol. Dopo abbiamo abbassato un po’ il nostro livello e abbiamo lasciato la Fiorentina venire e ce l’hanno fatta pagare con il gol. Dopo la reazione è stata buona e abbiamo continuato ad attaccare l’avversario. Nel secondo tempo abbiamo provato a continuare ad attaccare e sicuramente, con un po’ più di convinzione la davanti, oggi era la partita perfetta per chiuderla con il terzo gol. Allora lì sì che si può gestire la partita, come abbiamo fatto con il Manchester City. Poi, se si può avere la palla ancora meglio; se non si può, ci si chiude insieme e ci si difende”.

La nota più stonata è come si è concessa la palla per il primo gol?

“Sono d’accordo. Abbiamo commesso una situazione che non possiamo permetterci. Da un rinvio dal fondo del portiere abbiamo perso quattro giocatori con un passaggio. Non è da noi e non possiamo ripeterci. Questo se vogliamo essere un certo tipo di squadra. Non può accadere”.

Che cosa ha imparato dall’essere l’allenatore della Juventus?

“Si migliora tutti i giorni, si va in avanti e si pensa soprattutto a quello che si deve migliorare per la squadra. Si affrontano gli avversari al massimo, con la consapevolezza della nostra forza e di quella dell’avversario, cercando di fare quello che serve per vincere. Tante volte non siamo stati capaci, altre volte sì. Sino ad oggi abbiamo una sconfitta in Champions League. Adesso cerchiamo di recuperare i giocatori e pensare alla prossima come sempre, che adesso è il Milan in Supercoppa. Cerchiamo di migliorare delle cose che possiamo migliorare in questo momento, insistendo su tante altre che abbiamo fatto bene, alzando il livello”.

Credete ancora nello Scudetto?

“Pensiamo come pensavamo da inizio stagione: la prossima partita è sempre quella più importante. Oggi abbiamo fatto una partita che era perfetta per cercare il terzo gol e finirla bene, ma non siamo stati capaci di farlo. Ora pensiamo al Milan in Supercoppa”.

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