I processi della passata stagione e la positività al doping di Paul Pogba non bastavano: gli incubi extra campo della Juve non finiscono mai. La Procura di Torino sta infatti indagando su Nicolò Fagioli, accusato di aver scommesso su piattaforme illegali.
Il gioco d’azzardo non è di per se un reato, ma lo diventa nel caso in cui si utilizzino piattaforme illegali. Uno sportivo, a prescindere dal ruolo che ricopre, non può scommettere sulla disciplina che pratica. Il Codice di giustizia sportiva è chiaro e impedisce “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della FIfa e della Uefa”.
Se le accuse fossero confermate il centrocampista bianconero rischierebbe dall’inibizione fino a una squalifica di tre o più anni.