Il sito ufficiale della Juve ha pubblicato una nota sui bianconeri. Ecco il comunicato: “La partita di domenica 9 marzo all’Allianz Stadium è stata l’occasione di un grande momento di cucina e pasticceria in Legends Club. Insieme al team resident di “DaVittorio”, guidato come sempre dagli Chef Chicco e Bobo Cerea, c’era infatti Corrado Assenza, maestro della pasticceria siciliana e anima e cuore del celebre Caffè Sicilia di Noto. Abbiamo avuto il grande piacere di chiacchierare con lui, prima della partita.
LA PRIMA VOLTA «Si tratta della prima volta che entro in un grande stadio, ed è anche la prima volta che lavoro a un servizio del genere. Un bell’esordio. L’Allianz Stadium è la casa di un grande club, che ha scelto l’eccellenza per i suoi servizi ristorativi. E questa per me è stata una garanzia, nel momento in cui ho ricevuto la telefonata per organizzare la giornata di oggi: lavorare con Chicco e Bobo Cerea, che sono due amici, è un piacere, e se mi chiamano loro, non ho bisogno di preavviso: sappiamo che abbiamo qualcosa di bello da poter fare insieme, col piacere di poterlo realizzare, quindi diventa tutto possibile e si supera qualsiasi eventuale ostacolo tecnico».
UNA PROPOSTA COMPLETA Ascoltare Chef Assenza che descrive i piatti è poesia, quindi lasciamo parlare lui. «La proposta per la serata articola su un antipasto, un dolce e poi la piccola pasticceria. Come antipasto, una zuppa di ceci al mare, ispirata dal piacere di andare a scovare dolcezze e gusti nella natura, tra la terra e il mare, appunto. Un piatto con l’intervento forte di un estratto vegetale naturale, la fotografia di questo momento dell’anno nella campagna siciliana: finocchietto selvatico, rosmarino, che è già in fiore, timo, che sta per “gettare”.
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“E poi le cozze, appena aperte, e un brodo di pesce, per avere un altro “punto di vista” del mare» Dolce? «Il Candido giardino d’inverno, un piatto che propongo con piacere da qualche anno, perché è una ricetta ispirata a mia mamma, che era la cuoca si casa. Si tratta di una frittata rotolata, che poi assume la forma di un pesce, detto pesce dei poveri. Uova, ricotta di pecora, perché a Noto non siamo allevatori ma siamo “pecorari”, transumanti fra l’altro. E l’ho tramutato in dolce per avere una struttura a base uovo che “scimmiotta” un pan di spagna, con una consistenza soffice e morbida. Insieme, un latte di mandorla di Noto, con una consistenza cremosa. Ma che cos’è un giardino d’inverno in Sicilia? Un agrumeto: e allora ecco le note amaricanti degli agrumi, arancia amara, pompelmo rosa e bergamotto, per concludere con crema fiordilatte al cioccolato colombiano, decorata con tre fili sottilissimi di candito di arancia dolce. Il tutto servito con due cubetti di mela cotta a bassa temperatura e poi sciroppata, per mantenere il gusto e la consistenza del tutto, come se fosse fresca». E poi la piccola pasticceria. «Intanto, il Torrone, perché è il dolce che ha fatto una l’Italia, in cui in ogni luogo si fa un torrone diversa. Poi nocciola, arricchita di profumi siciliani che sono ancora una volta rosmarino e timo». Intanto ecco le parole di Brambilla<<<