Il più grande acquisto dell’estate bianconera non è stato un giocatore ma un dirigente, Cristiano Giuntoli. L’ex direttore sportivo del Napoli è stato voluto con forza e aspettato a lungo dalla nuova dirigenza della Juve. Il presidente Scanavino, infatti, l’ha voluto mettere al centro del progetto di ricostruzione della Vecchia Signora, e i primi effetti si sono già visti. Il presidente bianconero voleva una squadra più sana, giovane e meno costosa, in grado di rispettare al meglio le nuove necessità economiche del club. Via agli esuberi e giù il monte ingaggi: Giuntoli ha già fatto risparmiare alla Juve circa 70 milioni di euro. Ecco come.
Iniziamo dal mercato in entrata. I bianconeri hanno speso 20 milioni tra Weah, il riscatto di Milik e Facundo Gonzalez, girato in prestito alla Sampdoria. A loro si deve aggiungere Cambiaso, già di proprietà della Juve e quindi a costo zero. Al contrario le uscite sono state numerose, da Kulusevski (30 milioni) a Zakaria (20 milioni), passando per i tantissimi prestiti con diritto o obbligo di riscatto (De Winter, Ranocchia, Pellegrini e Rovella). A loro vanno poi aggiunti Arthur, il cui stipendio verrà pagato in parte dalla Fiorentina, e dai grossi risparmi sugli stipendi di Di Maria, Cuadrado e Paredes. Come se non bastasse in questi ultimi giorni di mercato la Juve proverà a chiudere le cessioni di Bonucci e Kostic, altri due giocatori dall’ingaggio molto alto.
Se dal punto economico l’impatto di Giuntoli è quindi evidente, non va sottovalutato anche quello sulla rosa stessa. La Juve è nel bel mezzo di un processo di svecchiamento importante, con tre giocatori over 35 in uscita (Di Maria, Cuadrado e Bonucci) e due acquisti di 23 anni (Weah e Cambiaso). L’età media della squadra da 27 anni e 225 giorni a 25 anni e 227 giorni. Due anni in meno che si fanno sentire: la Juve del futuro partirà da qui.