Intervistato per Radio Bianconera, Carlo Diana ha comparato l’attuale dirigenza e il lavoro da essa svolto a quello di quando è stato responsabile marketing e commerciale, tra il 1997 e il 2003. Per l’ex dirigente, non ci sarebbero poi così tante differenze tra questa Juventus e quella della gestione Agnelli, ma queste sembrerebbero acuite dai progressi tecnologici.
“Rispetto al passato, in modo provocatorio, dico che è cambiato tutto e nulla. La Juve in cui ho lavorato io (1997/2003) era all’avanguardia grazie al Dottor Giraudo, lo sarebbe anche oggi. Le società attuali infatti in questo campo lavorano come il club bianconero di allora. Naturalmente la tecnologia ha cambiato diversi aspetti dell’area marketing, i social sono diventati uno strumento di comunicazione immediato, privo di filtri tra tifosi e campioni. Poi si sono evolute le tv e ci sono altri aspetti importanti. Per esempio, Andrea Agnelli, con la sua Juve, ha attuato ciò che ha imparato da noi. La società bianconera di una volta dominava il mondo, realizzava utili e non chiedeva soldi alla proprietà. A differenza di quella di oggi, si autofinanziava. L’ex presdiente ha avuto meiti e anche colpre negli ultimi tre anni al timone della società. Motta? Bisogna vederlo nei moemnti di difficoltà e sotto questo aspetto la società deve proteggerlo”.
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