Juve, Di Maria si è svegliato: ma non è tutto oro quello che luccica

Juve, Di Maria si è svegliato: ma non è tutto oro quello che luccica

Angel Di Maria
Angel Di Maria, negli ultimi due mesi, sta prendendo per mano la Juventus. La realtà si scontra però con le cattive prestazioni nel 2022.

di Mattia Cinelli

Con la tripletta nel match contro il Nantes, Angel Di Maria, giustamente, si è preso tutte le prime pagine dei giornali e dei siti, dopo una prestazione superlativa. In questo 2023, infatti, i numeri parlano per lui, 6 gol dei 7 stagionali sono arrivati negli ultimi due mesi, e dopo il Mondiale, El Fideo sembra essere tornato quello dei tempi migliori. Tutto vero, la vittoria del torneo iridato forse ha dato una spinta in più all’ex Real, assistito anche dalla buona forma fisica e dalla mancanza di infortuni, tallone d’Achille della prima parte di stagione.

A onor del vero, però, bisogna considerare tutto il percorso, anche il 2022, e l’anno passato è stato largamente insufficiente per Di Maria. Ed è un vero peccato, perché in quelle gare la Juventus si è giocata il passaggio del turno in Champions League, fallimento totale, mascherato solo in parte dai successi attuale in Europa League. Lo stipendio del classe ’88 si aggira sui 7 milioni, cifra importante per un 35enne, e le sette reti siglate, con 6 assist a corredo, rientrano pienamente in quelle che erano le aspettative dei tifosi la scorsa estate.

Adesso starà a Di Maria dimostrare negli ultimi tre mesi di stagione se il vero Fideo è quello versione opaca del 2022 o versione deluxe del 2023, per trarne poi le future considerazioni, con il rinnovo ancora in bilico. Ai posteri l’ardua sentenza.

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