Intervenuto in conferenza stampa al termine della partita contro la Fiorentina il portiere della Juve Di Gregorio ha detto: “Ci sentiamo male, come domenica con l’Atalanta. Siamo i primi a soffrire ed essere delusi, a sapere che prestazioni così non bastano e non sono all’altezza della Juventus. Ma l’unico modo per tirarci fuori dal momento è lavorando, compattando il gruppo. Non consideriamo la parola ‘arrenderci’ e questo tengo a precisarlo. La squadra non si arrenderà, sono momenti duri e difficili: parleremo per capire cosa ci sta mancando, siamo un gruppo e bisogna sapere tutti cosa pensano e quali sono le difficoltà. Ora c’è la sosta e per noi che non andiamo in Nazionale c’è tempo per pensare”.
Juve, le parole di Di Gregorio
Sulle parole nello spogliatoio: “Il direttore ha parlato cercando di darci come sempre la carica e la spinta. Piangersi addosso nel calcio e nella vita serve a poco, bisogna reagire. Di noi non ha parlato nessuno. La scossa deve venire da dentro ognuno di noi. Dobbiamo analizzarci come singolo e come gruppo. Seguiamo il mister, ciò che ci dice, le sue idee. Questo è un momento in cui compattarci, anche assieme all’allenatore e allo staff. La delusione e il dispiacere sono di tutti, non solo della squadra. Bisogna lavorare: ogni volta che c’è una difficoltà ho sempre lavorato più di prima. Soluzione? Io non ce l’ho, ma bisogna stare tutti insieme come ha detto il direttore. E riguarda tutti quelli che lavorano alla Continassa. Dobbiamo analizzarci e lavorare, è questa l’unica strada”. Nel frattempo arriva un colpo di scena per Kolo Muani: poco fa l’annuncio <<<