Nella seconda partita di Serie A, la Juventus non è andata oltre il pareggio all’Allianz Stadium contro il Bologna. Nel primo tempo in particolare, la squadra di mister Max Allegri è stata imbrigliata dagli avversari che hanno respinto facilmente le sortite bianconere. Inoltre, in una delle diverse ripartenze i rossoblù sono passati in vantaggio. Nel secondo tempo, i campi dell’allenatore hanno dato maggiore verve alla squadra che è riuscita rimediare il pari. Il rigore negato alla squadra di mister Thiago Motta pare però quantomeno molto dubbio. Nel suo editoriale su La Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro ha analizzato quanto successo durante e dopo il match.
Ecco cosa ha detto il giornalista sulla partita della Juventus: “Il pari premia oltre i suoi meriti la Juventus che dopo aver stupito ad Udine è tornata al livello delle vecchie deludenti prestazioni dello scorso anno. Non a caso Allegri a fine gara era furioso con i suoi. Ma è lui il direttore dell’orchestra e se non suona la musica giusta o gli strumenti vanno per conto loro, resta il primo responsabile. Max sa che quest’anno c’è un unico obiettivo da raggiungere e non ammette marce indietro. La squadra ha cercato caoticamente di recuperare lo svantaggio nel secondo tempo con un forcing disordinato che ha aperto spazi alle ripartenze veloci del Bologna. Da salvare per la Juve, oltre al punto, la vena ritrovata di Vlahovic, che ha segnato un gran gol di testa (dopo quello annullato precedentemente) e in generale è sembrato in palla fisicamente e più sereno in campo. Il mancato scambio con Lukaku resta a livello tecnico un successo per la Juve“.
Sui singoli, Di Caro ha aggiunto: “Un passo indietro invece da parte di Chiesa che a Udine si era applicato al servizio della squadra e stavolta sembrava, come spesso gli capita, voler vincere la partita da solo. La comprensibile sostituzione lo ha rabbuiato. Si è rivisto Pogba, ma sembra ancora lontanissimo da una forma accettabile. Però solo giocando potrà tentare il difficile ritorno ai suoi antichi fasti. Quanto debba preoccuparsi la Juve dopo questo pari è difficile dirlo. Di certo c’è da capire il perché di una gara così diversa dalla precedente per atteggiamento e spirito. Servirebbe anche aumentare il tasso tecnico con un giocatore di qualità: Berardi?”.
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