“Dusan è forte in tutto. Ma anch’io credo di essere forte, quindi sarà una bella sfida per me. Chi temere? Mmh… Il primo che mi viene in mente è Rabiot: se gli lasci spazio per partire palla al piede, con la sua progressione lui può saltare la pressione”, queste le parole di Koni De Winter alla vigilia del match contro la Juve. A posteriori possiamo dire che il difensore dell’Empoli ci ha preso in pieno. Nostradamus.
La Gazzetta dello Sport lo ha premiato con un 7 in pagella e il titolo di migliore in campo: “Centrocampista a tutto campo, taglia, cuce e copre in difesa. Fa partire l’azione dell’1-0 e poi è tutto un crescendo: chiude con una doppietta, di testa di piede. What else?”. Dopo il possibile addio, ora è un altro Rabiot. La parabola ascendente del centrocampista francese passa per gran parte dai suoi piedi, ma anche da Massimiliano Allegri.
In estate quando l’ex PSG era a un passo dal Manchester United, infatti, Max gli ha fatto capire quando fosse importante per lui. “Sto dando sempre il cento per cento sul campo e in allenamento, per questo il mister si fida di me“, ha detto Rabiot in una recente intervista. Questione di mentalità, di fiducia. E ora chissà che il rinnovo di contratto, in scadenza a giugno 2023, non possa diventare realtà. Fino a pochi mesi fa era impossibile pensarlo… Proprio come una doppietta di Rabiot. Ma il francese ne ha già fatte due in stagione, quindi tutto è possibile.