Sarebbe dovuto essere il salvatore della Juve, l’uomo in grado di far tornare la Vecchia Signora ai massimi livelli. Le prime due stagioni dell’Allegri bis, però, non sono state come ci si sarebbe aspettati. La Juve in queste due stagioni non ha vinto neanche un trofeo, chiaro segnale di come il ciclo vincente dei nove scudetti consecutivi sia ormai un lontano ricordo. Il processo di rinascita è lungo e tortuoso, e questo Allegri lo sa bene. Tornare a vincere non sarà semplice, serviranno tanto tempo e pazienza.
Il percorso del tecnico italiano alla Juve era iniziato proprio contro l’Udinese, come ricordato dallo stesso Max in conferenza stampa: “La prima partita a Udine fu una partita strana, gol di Ronaldo annullato per pochi centimetri. Ho solo detto che sapevo che arrivando alla Juve avrei avuto più difficoltà nel vincere perché era una Juve in ricostruzione. Poi che noi ogni anno dobbiamo avere l’ambizione di poter vincere, mi sembra sia una cosa normale. Logico che le difficoltà c’erano. Non toglie che son tornato alla Juventus con grande entusiasmo e continuo a lavorare alla Juventus con grande entusiasmo. In questi due anni abbiamo fatto buone cose, vero che non abbiamo vinto trofei ma abbiamo ad esempio messo dentro dei giovani che sono un patrimonio della società e del calcio italiano“.
Sul futuro l’allenatore bianconero ha poi aggiunto: “Dopo l’Udinese sapremo con più chiarezza quello che sarà della Juventus l’anno prossimo. Partendo da quello, la società farà le proprie valutazioni e indicherà la strada soprattutto sul piano dei numeri che comunque vanno rispettati. L’anno prossimo sarà sicuramente un anno diverso. Bisogna aspettare domani sera per vedere dove giocheremo l’anno prossimo e da lì partirà la pianificazione dell’anno prossimo. Abbiamo una buona base e credo che la Juventus l’anno prossimo potrà fare un’annata ottima“.