Nella vittoria per 2 a 0 contro il Chivas, gli autori dei due gol della Juve sono stati i giovani Da Graca e Compagnon. Al termine della partita Da Graca ha detto: “Non mi immaginavo una serata così. E’ la mia prima tournèe, un’ esperienza indimenticabile, è un sogno che tutti i bambini hanno nel cassetto. Sono molto contento già solo per il fatto di stare qui con questi campioni, per me è un privilegio. Il gol? Cerco sempre di farmi trovare nel posto giusto, in questo caso sono stato bravo a leggere la palla. I compagni mi hanno fatto i complimenti e mi hanno detto di stare tranquillo e di divertirmi. Gli amici? Loro mi prenderanno un po’ in giro. Dovrò offrire qualcosa”.
“La dedica è per la mia famiglia – ha continuato il giovane bianconero – soprattutto per mio nonno, la mia ragazza, le mie zie, mia mamma… Tutte le persone cui tengo di più. Con mio nonno ho un legame forte perché fin da piccolo mi ha sempre accompagnato, assieme a mia nonna, al campo e agli allenamenti, a tutte le partite. Da quando avevo 7 anni: in casa o in trasferta, ma lui c’è sempre stato. Dentro di me ho sempre sperato di andare avanti, dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto io, lui e la famiglia”.
Da Graca ha poi continuato parlando del suo percorso di crescita: “Io sono di Palermo, questo è il 5° anno a Torino: sono arrivato a 16 anni. All’inizio è stata dura, i primi mesi non sono stati facili. Dopo dicembre e gennaio, però, è andata molto bene. Idoli? Avevo una foto in cui c’ero io in mezzo a Messi, Neymar, Abel Hernández e Ronaldo“. Ora chi sono i suoi punti di riferimento? “Guardo molto i compagni di reparto, soprattutto i movimenti che fa Vlahovic. Prima anche Morata“, ha concluso il classe 2002.