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Ogni stagione che passa Juan Cuadrado sembra invecchiare come il vino, migliorando di anno in anno. Cambiano gli allenatori, cambiano i moduli, ma lui rimane una certezza. Ala, esterno, terzino, il ruolo del colombiano è cambiato nel tempo ma lui è rimasto sempre al centro del progetto bianconero. Quest’anno in particolare il classe 1988 sta vivendo una delle sue migliori stagioni in maglia bianconera, già a quota cinque gol. Rispetto allo scorso anno sta mancando il suo apporto in zona assist, ancora a secco, ma è certamente aumentata la sua pericolosità offensiva.
L’ultimo gol è arrivato in Coppa Italia contro l’Udinese, su calcio di punizione. Grazie a quella rete Cuadrado è entrato in una speciale classifica, in cui pochissimi giocatori sono riusciti ad entrare. Il colombiano infatti è riuscito a segnare un gol su punizione e uno direttamente da calcio d’angolo (un così detto gol Olimpico) nella stessa stagione. Prima di lui ci erano riusciti soltanto in sette nella storia del campionato italiano: il classe 1988 è in ottima compagnia. Il primo è stato infatti un certo Diego Armando Maradona, nella stagione 1984/85. Dopo di lui Juan Sebastian Veron (1999/2000), Roberto Baggio (2000/2001), Sinisa Mihajlovic (2000/2001), Antonio Di Natale (2010/2011), Erik Pulgar (2017/2018) e infine Christian Eriksen (2019/2020).
Una statistica impressionante, che mette Cuadrado sul livello di grandissimi campioni del passato. Ora in assenza di Chiesa e con il ritorno di Danilo Massimiliano Allegri potrà quindi pensare di schierare il colombiano più avanzato, sulla linea dei centrocampisti. Kulusevski infatti non sta convincendo e per questo Cuadrado potrebbe diventare l’esterno di cui la Juventus ha bisogno. Una formazione tipo potrebbe vedere quindi Bernardeschi e Cuadrado sulle fasce, con Morata e Dybala al centro. Riuscirà il classe 1988 a continuare su questi ritmi fino a fine stagione o invece il suo rendimento calerà? I tifosi della Juventus sperano vivamente nella prima opzione.