La situazione è in divenire ma l’impressione è che l’annuncio di ieri sera delle dimissioni di tutto il CdA sia solo la punta dell’iceberg della crisi in casa Juve, l’inizio della fine. Le prime, preannunciate svolte sono arrivate questa mattina quando ha Piazza Affari ha riaperto i battenti. La Juve è infatti quotata in Borsa e nel giro di pochissimo il titolo è crollato a picco fino a un disastroso -10%. Alla fine la perdita si è ridotta a “solo” -5%, con il titolo poi fermato per “eccesso di volatilità”. Ora la quotazione della Juve in Borsa è di appena 670 milioni di euro, un valore ai minimi storici.
Dopo quanto successo ieri sera non ci si sarebbe potuto aspettare diversamente. La crisi del club bianconero ha radici profonde e gli investitori sono preoccupati da quelli che potrebbero essere i risvolti politico-economici della situazione. Tutto questo non può che andare a toccare anche il lato sportivo: ora come ora il mercato invernale è l’ultimo dei problemi in casa Juve.
Tra un bilancio disastroso e un CdA da ricostruire dalle fondamenta, Allegri e Cherubini dovranno lavorare con quello che già hanno a disposizione. Al massimo si potrà acquistare solo dopo aver venduto. Colpi 100 milioni alla Milinkovic-Savic sono ormai un sogno. Fuori piove e manca ancora tanto al 21 dicembre ma in casa Juve l’inverno è già arrivato.