Juve, Criscitiello: "Bel gioco? Thiago Motta deve fare i punti..."

Juve, Criscitiello: “Bel gioco? Thiago Motta deve fare i punti…”

Thiago Motta, Juventus
Criscitiello ha parlato della Juventus alla luce dell'ultimo pareggio in campionato, esortando l'allenatore Motta a un altro tipo di veduta

Nel suo editoriale su Sportitalia.com, Michele Criscitiello ha parlato della Juventus alla luce del pareggio contro l’Empoli. Ecco un estratto delle sue parole: “Due partite senza segnare e i paragoni con Allegri che scomodano la filosofia di Thiago Motta e mettono dubbi sul lavoro di Giuntoli. Giustamente il calcio è fatto di risultati. Poco conta che siamo a settembre, dicembre o aprile. Se guidi la Juventus devi vincere, devi farlo bene e anche subito. Thiago Motta sapeva che non sarebbe stata una passeggiata. Allenare il Bologna è un conto, la Juve un altro. Puoi pareggiare con la Roma ma non puoi pareggiare ad Empoli. Puoi fare una partita senza segnare ma se sei la Juventus non puoi farne due senza fare gol. Tutto vero e tutto giusto ma ricordiamoci che il calcio è comunque programmazione e strategia”.

Criscitiello: “Thiago Motta deve velocizzare i tempi di adattamento”

Thiago Motta, Juventus
Thiago Motta, Juventus

Il giornalista ha proseguito: “Se cambi allenatore e squadra, in due mesi, devi mettere in preventivo che ci voglia tempo per assemblare tutto il pacchetto. La squadra non sempre è viva, a volte si perde e altre pecca di inesperienza. Si vede a distanza chilometrica che questa squadra è ancora un cantiere ma bisogna velocizzare i tempi per fare in modo che i risultati arrivino anche senza la prestazione. La differenza è tutta qui: bisogna fare punti anche se il gioco, per ora, non è quello che vorresti. Thiago Motta era partito bene e sicuramente continuerà a fare bene ma questi due intoppi servono per portare tutti nuovamente alla realtà. Stesso discorso a Bologna e Firenze. Sono arrivati Italiano e Palladino, due buoni allenatori ma anche a loro servirà tempo per incidere. Oggi sembrano tutti scarsi e incapaci. Il tempo dirà se le società hanno sbagliato scelta o semplicemente occorre tanta pazienza. Forse troppa”.