Intervistato nel post partita di Juventus-Como ai microfoni di DAZN, ha parlato l’allenatore. Di seguito le risposte del tecnico alle domande poste dallo studio.
Il Como si è disunito alla prima sbavatura?
“Non voglio parlare tantissimo della partita. La voglio riguardare e devo vedere con un analisi nostra quello che vogliamo fare, senza sentire cosa pensa il resto della gente. L’anno scorso abbiamo perso 3-0 contro il Palermo ma abbiamo dimostrato di essere la migliore squadra di quel campionato. Ora sono tranquillo, anche se in realtà quello di oggi è un colpo. Sicuramente dobbiamo migliorare. Siamo il Como, questo lo sappiamo e si è vista una differenza di qualità. Abbiamo recuperati palle importanti, ma non siamo riusciti a fare un buon contropiede e un giro palla di qualità. Loro sono stati devastanti quando hanno recuperato la palla. Abbiamo perso palle semplici, ma al di là di questo tu vedi giocare di là Yildiz e questa non è tattica, ma qualità individuale che ha il giocatore.
Allora io sono contento anche se in questo momento non si arriva, però abbiamo giocato con otto giocatori dell’anno scorso e tutti gli ingressi ad eccezione di uno sono giocatori che c’erano l’anno scorso. Siamo la stessa squadra, siamo il Como e ci vuole umiltà, lavoro e tranquillità, specialmente quest’ultima. Chi pensa che siamo qua per andare in Champions quest’anno sbaglia. Noi, intesi come società, siamo tranquilli perché questo è un processo lungo. Sappiamo quello che vogliamo fare, come dobbiamo farlo e dove siamo. Quindi, piano piano, piedi a terra e lavorare”.
E’ mancato un po’ di coraggio?
“Sì, magari è il coraggio, magari no. Questo non lo so. Ho più avuto la sensazione che fosse un discorso di qualità più che altre cose. Perché finché Baselli è stato in campo i primi trenta minuti non ho visto nessuna differenza tra loro e noi. Lui ha qualità, tempi, personalità e io parlo di questo. Abbiamo giocato amichevoli contro il Wolsfburg, contro Las Palmas, contro il Cagliari, contro l’Al Hilal e il Wolverhampton competendo molto bene. Tatticamente dobbiamo continuare così, ma manca qualcosa di importante come la qualità”.
Dopo quello di Baselli, anche quello di Albidgaar vi ha costretti a cambiare assetto di gioco: potete sviluppare i vostri concetti anche con un modulo differente?
“Certo, anche se noi vogliamo giocare con due attaccanti. E’ vero anche che a volte giocare con tre centrocampisti non è una cattiva idea. Se si può essere aggressivi uguale e creare le stesse occasioni, facendo male uguale con un profilo un po’ diverso allora sì. Già con l’infortunio di Baselli abbiamo provato a modificare qualcosa ma poi si è fatto male anche Abildgaar e questo non ha aiutato, però questo non è una scusa ne un alibi. Oggi non abbiamo dato quello che dobbiamo dare però è un colpo perché il livello è questo e dobbiamo cercare di fare il meglio per migliorare”.
Dove c’è da puntellare ancora la squadra con il calciomercato? Proverà a convincere telefonicamente Sergi Roberto?
“Io il giorno dopo l’ultima partita della promozione in Serie A sono stato molto chiaro su quello che serve a questa squadra. Sono due mesi che proviamo a cercare perché non vogliamo sbagliare il giocatore che poi magari non è quello giusto per noi. Domani dobbiamo ripassare tutto, analizzare la partita, quello che stiamo cercando di fare e poi quello della gente che deve venire e portare questa qualità. Perché se noi vogliamo giocare così aperto con la palla non possiamo perdere i palloni che abbiamo perso oggi. Perché le squadre così ti aspettano e sono veloci in avanti. Hanno la qualità e ti fanno male. Quindi ci vuole mente fredda, qualità, pazienza e analizzando bene tutto, tutto andrà bene”.