La Juventus riesce a voltare pagina dopo la vittoria europea contro lo Sporting Lisbona. Ora dovrà fare lo stesso anche in campionato, dov’è reduce dalla sconfitta all’Olimpico contro i biancocelesti. Anche giovedì, però, nell’1-0 in favore della Vecchia Signora, a timbrare il tabellino non sono stati gli attaccanti. La rete decisiva l’ha trovata un difensore, Federico Gatti, e la poca incisività degli attaccanti comincia ad essere una costante.
In particolar modo il discorso riguarda Dusan Vlahovic che sta vivendo un’annata complessa e poco continua. Domani, contro il Sassuolo, il serbo si candida per un posto dal 1′, dopo la titolarità di Milik in Europa League. Con i neroverdi cercherà il riscatto e soprattutto un gol su azione che gli manca da due mesi. L’ultimo risale alla sfida contro il Nantes, valevole per gli spareggi di andata di Europa League, lo scorso 16 febbraio. Il serbo di sinistro era riuscito a portare in vantaggio la Juve.
Poi le tante difficoltà: prestazioni in ombra, frustrazione e quel palo dal dischetto contro la Sampdoria. E quel segnale fine a sé stesso del rigore trasformato, sempre in Europa League, nel ritorno degli ottavi contro il Friburgo che faceva ben sperare. L’ultimo sigillo in Serie A lo ha messo all’Arechi nel 3-0 bianconero ai danni della Salernitana, il 7 febbraio. Poco, troppo poco per un attaccante costato alla Vecchia Signora più di 80 milioni di euro. Deve sbloccarsi per aiutare il gruppo da qui al termine della stagione e per diventare un punto di riferimento per il futuro. Ci riproverà domani al Mapei Stadium in una sfida in cui la Juve e il serbo cercano risposte.