Intervistato da SPort1 l’ex Juve Emre Can ha parlato del suo ritorno in nazionale tedesca: “Essere tornato significa molto per me. Anche se sono stato fuori per quasi due anni, ho sempre avuto in mente l’obiettivo di tornare. Ho sempre saputo che se avessi giocato bene nel club, la porta della nazionale si sarebbe aperta di nuovo. Anche l’allenatore della nazionale me lo ha segnalato. Non giocare la Coppa del Mondo è stato amaro, ma la verità è che ho giocato poco e male nella prima metà della stagione. Non avevo fiducia nell’allenatore e in me stesso”.
Ai tempi della Juve Can ha dovuto fare i conti con un tumore alla tiroide: “La diagnosi è stata uno shock per me all’inizio, ma ho capito subito che non era nulla di pericoloso per la vita e che tutto sarebbe andato bene. Ad essere onesti, era peggio per quelli intorno a me che per me stesso. Questo non potrebbe essere paragonato al cancro. Sono contento che i medici abbiano agito così bene. Fortunatamente, non ho avuto ricadute. Ma il sostegno della mia famiglia e dei miei amici è stato molto importante, mi hanno dato molto coraggio”.
Prima di trasferirsi dalla Juve al Dortmund anche il Bayern Monaco aveva fatto un sondaggio: “Sì, è vero! Ci eravamo sentiti al telefono quando ero ancora a Torino. Alla fine, però, non è successo e mi sono trasferito a Dortmund“. E ora rinnovo con il BVB? “E’ tutto molto rilassato. Il club non mi ha messo pressioni“.
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