A causa della mancata qualificazione in Champions League, la Juventus potrebbe essere costretta a un grande sacrificio. Questo in previsione di finanziare una grande campagna acquisti. Principali indiziati su qursto fronte sarebbero Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. Ma chi sarebbe meglio tenere? E chi sarebbe meglio trattenere? Domande a cui il giornalista Luca Calamai ha provato a dare risposta su TMW. Ecco cosa ha detto: “Fossi nella Juve non avrei dubbi a provare a monetizzare su Chiesa che chiede un ingaggio assurdo. Farei di tutto per tenere Vlahovic. Il nuovo ciclo bianconero deve partire da un grande bomber. Non fatevi ingannare dall’ultima deludente stagione di Dusan”.
Dalla Juve al Napoli
Oltre che della Juventus, Calamai ha parlato anche della situazione in casa Napoli. I partenopei hanno recentemente ufficializzato Rudi Garcia per la guida tecnica, ma devono far fronte alla grana Cristiano Giuntoli. Il direttore sportivo appare quasi un separato in casa, proprio per la volontà di quest’ultimo di cambiare aria in direzione bianconera. Ecco cosa ha detto Calamai sul Napoli: “Cento nomi pensati. E alla fine De Laurentiis ha optato per Garcia. Sinceramente è una scelta che mi lascia perplesso. Il tecnico francese ha idee di gioco diverse da Spalletti. Avrà bisogno di tempo per conquistare il suo nuovo spogliatoio. E non avrà alle spalle i consigli e la protezione di Giuntoli che presto si libererà dal Napoli. De Laurentiis è uno che ama comandare. Dopo lo scudetto vinto è ancor più convinto di conoscere il calcio. Finirà per invadere involontariamente l’area tecnica?. Paradossalmente prima ancora del nuovo allenatore serviva un nuovo Giuntoli. Un direttore forte. Bravo ad ascoltare la proprietà ma anche a operare in autonomia. Vediamo come sarà condotta la campagna acquisti. Probabilmente sarebbe giusto smontare il Napoli di Spalletti e provare a costruire il Napoli di Garcia. Ma chi ha la competenza in casa partenopea per dar vita a una rivoluzione così profonda?”
Sulla Nations League
Infine, un pensiero anche all’appena conclusa Nations League nella quale l’Italia ha concluso al 3° posto. Sull’andamento della Nazionale azzurra Calamai si è espresso così: “Magra consolazione. Ero e resto convinto che dopo la bocciatura Mondiale andava aperto un nuovo ciclo. Con un nuovo commissario tecnico al posto di Mancini. Non perché l’attuale cittì non sia una figura preparata ma perché serviva una scossa. A caldo erano stati promessi mari e monti. E’ sempre la stessa storia. Noi italiani di pancia siamo pronti a qualsiasi rivoluzione. Poi, passa un giorno, ne passa un altro e tutto rientra nella normalità. Diventiamo banali. Scontati. Le squadre di club tornano a prendere il sopravvento. Non abbiamo più un centravanti? Pazienza. Non abbiamo più difensori noi che abbiamo fatto scuola in questo ruolo? Pazienza. Servirebbero progetti di ampio respiro. Servirebbe proteggere la crescita dei nostri ragazzi nel settori giovanili. Forse servirebbe imporre a creazione delle seconde squadre. Se ne parla. Si dibatte. Poi si cerca la scorciatoia. Altra partica molto utilizzata in casa nostra. E allora si va in giro per il Mondo a cercare oriundi. Sia chiaro, siamo consapevoli non esistono ricette miracolose. Ma è arrivato comunque il momento di fermarsi un attimo e fare delle scelte. Che non potranno mai accontentare tutti. Ma non scegliere è la soluzione peggiore. Non accontentiamoci del fatto che andremo ai prossimi Europei e ai prossimi Mondiali. Con la formula extralarge questa non può essere considerata una vittoria”.