Juve, Calamai: "Lukaku? Giuntoli batte Marotta 1-0"

Juve, Calamai: “Lukaku? Giuntoli batte Marotta 1-0”

Luca Calamai
Luca Calamai ha analizzato quanto accaduto con il caso Lukaku: per il giornalista sarebbe una sfida di mercato vinta da Giuntoli su Marotta

Nel suo editoriale su TMW, Luca Calamai, firma de La Gazzetta della Sport, ha parlato del caso più discusso del calciomercato degli ultimi giorni, ovvero quello relativo a Romelu Lukaku e l’intreccio Juventus-Inter. Il giornalista ha voluto dare una chiave interpretativa leggermente differente: una sfida anticipata tra bianconeri e interisti vinta dal direttore sportivo della Vecchia Signora. Ecco cosa ha detto: “Caso Lukaku: Giuntoli batte Marotta 1 a 0. Il nuovo direttore della Juve si è presentato alla grande nel suo nuovo ruolo facendo saltare un’affare-chiave della rivale Inter. La squadra nerazzurra che già si immaginava di godersi i gol della vecchia coppia Lu-La ora deve andare a caccia di un nuovo bomber. Che non solo sia di statura internazionale ma che si integri anche al meglio con l’argentino Lautaro. Non una sfida semplice. La “vittoria” di Giuntoli potrebbe però rivelarsi un autogol. Vendere Vlahovic e prendere Lukaku può essere un grave errore”

La rinuncia della Juventus

La scelta di puntare su Lukaku significherebbe verosimilmente la rinuncia ad Dusan Vlahovic, profilo più giovane e futuribile: “La Juve rinuncia a un Duemila che rappresenta, per fascia d’età, l’univa vera alternativa al fenomeno Haaland. E’ vero Dusan ultimamente ha deluso. Ma ha due attenuanti vere: ha dovuto convivere con la pubalgia che ha penalizzato il suo rendimento al cinquanta per cento ed è stato condizionato in negativo dal non calcio di Allegri“.

Lukaku scelta per il presente

D’altro canto, il sacrificio di Vlahovic per la Juventus per Lukaku significherebbe fare un investimento finalizzato all’immediato presente: “Non mi sorprende che Vlahovic sia nel mirino del Psg. Che cerca sempre il meglio. Lukaku non è certo il futuro. In più se veramente sposerà il progetto bianconero dovrà convivere chissà per quanto tempo con l’etichetta di “traditore”. Non una piacevole compagna di viaggio. Non è con questo tipo di operazioni che la Juve può riprendersi il ruolo da squadra-leader del calcio italiano. A questo punto la società bianconera deve almeno riuscire a tenere Chiesa che può diventare il trampolino di lancio giusto per il centravanti belga. Federico ora che è guarito al cento per cento può tornare a spaccare le partite”.