Juve, a tutto Buffon: dal campionato in corso fino a Sarri e Gasperini

Juve, a tutto Buffon: dal campionato in corso fino a Sarri e Gasperini

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Intervenuto nel corso del programma Tiki-Taka, in onda su Italia1, Gigi Buffon ha parlato della sua Juventus

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Intervenuto nel corso del programma Tiki-Taka, in onda su Italia1, Gigi Buffon ha parlato della sua Juventus:La Juventus quando sembra in difficoltà poi sorprende sempre e ha dei colpi di reni che le fanno vincere i trofei più impensabili. Vedo la Juve sempre protagonista in ogni competizione, poi vincere la Champions in questi anni, contro determinate squadre, è sempre complicato. La Juve non gioca male, la Juve quando vince lo fa da squadra solida, compatta che non concede spazi e che quindi imbruttisce la partita. La nostra Juve che è arrivata due volte in finale era solida, poi non ha vinto perché ha giocato contro un Barcellona e un Real Madrid che erano quattro volte superiori a noi. Ma senza quelle caratteristiche non saremmo mai arrivati in finale”.

Su Sarri, l’ex bianconero ha aggiunto: Il mister da noi ha avuto tantissime difficoltà perché già all’inizio ha avuto dei piccoli attriti con qualcuno. Non è scoccata la scintilla. Dopo un mese, si è accorto che il tipo di lavoro che era abituato a fare avrebbe dovuto rivederlo e avrebbe dovuto cercare di mediare. E per uno come lui mediare è un qualcosa di avvilente. Non aveva quell’entusiasmo che di solito uno come lui ha”. Su Ronaldo ha invece ammesso: “Se Ronaldo non era più convinto di rimanere ha fatto bene ad andarsene. E Allegri ha fatto bene a tornare perché si vede che è convinto di fare bene ed è convinto di poter incidere”.

Buffon rivela poi di essere stato molto vicino all’Atalanta: “Nel momento in cui avevo deciso di andare a Bergamo ho parlato con i dirigenti della Juve e con Pirlo che mi hanno convinto a restare. Mi conoscono alla perfezione e hanno toccato determinati tasti che non mi hanno persuaso a non andare. A Gasperini comunque voglio bene, le sue chiamate e la sua volontà di volermi a Bergamo mi hanno gratificato moltissimo. Quando all’andata degli ottavi di Champions con il PSG noi avevamo vinto ma la Juve aveva perso non mi sentivo a mio agio per la sconfitta della Juve. E questa cosa ha pesato nelle scelte future. Così poi sono tornato. Non mi faceva impazzire l’idea di fare il secondo ma l’idea di poter vincere la Champions con questa dirigenza e con questi compagni è stata la cosa che ha pesato di più. Vincerla per la gente della Juve mi avrebbe dato una soddisfazione enorme”.

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