Bonolis: "Juve? Non ho nulla contro i tifosi, ma la società bianconera..."

Bonolis: “Juve? Non ho nulla contro i tifosi, ma la società bianconera…”

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Intervenuto ai microfoni di New Sound Level 90FM, Paolo Bonolis ha parlato del caos plusvalenze che si è scatenato attorno alla Juventus

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Intervenuto nel corso del programma “il Diabolico e il Divino”, in onda su New Sound Level 90FM, Paolo Bonolis ha parlato del caos plusvalenze che si è scatenato attorno alla Juventus: “Io non ho nulla contro il tifoso juventino, ma per quanto riguarda la società Juve oggettivamente negli ultimi 20 o 30 anni è sempre finita in mezzo a ogni polemica e ad ogni inchiesta. E’ un dato di fatto. Da Calciopoli, al doping, alla Superlega, alle plusvalenze, in un modo o nell’altro questa società nei suoi dirigenti pensa che il potere e l’importanza gli permettano di vivere con regole differenti dagli altri. Quando ci si senti intoccabili succede questo, se la cantano e se la suonano come preferiscono e capita veramente molto spesso. È vero che qualcosa di spiacevole è capitato ad ogni società, ma loro finiscono sempre invischiati in queste brutte storie“.

Su Greta Beccaglia, la giornalista molestata al termine del match tra Fiorentina e Empoli, ha aggiunto: “È successo che un cretino ha fatto una stupidaggine. E’ quasi una cosa malinconica. Sono certo che pagherà per quello che ha fatto. Io non lo prenderei come un qualcosa di drammatico e clamoroso ma sicuramente meschino, piccolo e squallido. Se ci sono delle belle donne con qualità professionali è giusto che vengano impiegate per il piccolo schermo.

La bellezza in quest’ambito è certamente un fattore importante ed è giusto che venga apprezzata in maniera rispettosa – ha continuato. Non credo che le giornaliste sportive che ci sono stiano al loro posto solo per la bellezza. Non credo che questo possa indurre l’uomo a pensare che la donna sia un oggetto, è un pensiero che appartiene a secoli e secoli fa e questo lo dimostra il fatto che un evento come questo faccia così tanto clamore. È necessario che il percorso di educazione alla bellezza passi anche dai media“.

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