Juve, Boniek: "Nella finale dell'Heysel c'era un atmosfera surreale"

Juve, Boniek: “Nella finale dell’Heysel c’era un atmosfera surreale”

Zibi Boniek, ex calciatore della Juventus; ha ricordato la finale di Champions League disputata dopo il tragico incidente dello stadio Heysel

Intervistato per La Gazzetta dello Sport, Zibi Boniek è ritornato a parlare della finale di Champions League disputata dalla Juventus allo stadio Heysel. Ecco cosa ha detto: “Abbiamo dovuto giocare una partita per consentire la riorganizzazione della sicurezza intorno allo stadio. Non volevamo farlo. In queste situazioni, se vinci sei stato cinico, se perdi non hai rispettato le vittime. L’atmosfera era irreale. Quando la palla usciva, c’erano poliziotti con i cani in campo, una tribuna era crollata. Ma abbiamo giocato tutti e 22 senza alcun accordo, ognuno con i propri sentimenti, cercando di vincere. Quella è una partita di cui nessuno può andare orgoglioso e mi ha lasciato un enorme dolore per la tragica morte di 39 persone, ma anche un grande dispiacere dal punto di vista sportivo perché io volevo vincere, in una gara normale, quella Coppa dei Campioni ed esserne fiero”.

Boniek: “Donato il mio premio alle famiglie delle vittime”

Calcio in Bielorussia

L’ex calciatore dei bianconeri ha proseguito: ““Quella fu la mia ultima partita con la Juve, sono andato in aereo privato in Albania per raggiungere la nazionale polacca che stava giocando le qualificazioni per i Mondiali. Non voglio criticare gli altri che alzarono la Coppa, ricordo solo che ho donato tutto il mio sostanzioso premio per la vittoria alle famiglie delle vittime”.

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