Nel suo editoriale su L’Interista, Fabrizio Biasin ha presentato il match di Serie A tra Inter e Juventus. Ecco un estratto delle sue parole: “E venne il giorno. Nel senso che siam qui che non aspettiamo altro. A San Siro ci sarà il pienone, per tutti è la sfida scudetto. Raramente a inizio febbraio si può parlare di sfida decisiva, ma questo specifico caso – almeno per chi scrive – fa eccezione. Trattasi di confronto troppo importante per non spostare gli equilibri, ché se li batti è probabile che si facciano prendere dallo sconforto, ma se invece non li batti è certo che te li terrai attaccati come cozze fino a fine stagione. Non fatevi fottere da chi parla di sfida squilibrata e di Inter stra-favorita”.
Biasin ha proseguito: “Non è così e francamente sorprendono certe quotazioni degli esperti, sbilanciatissime verso il nerazzurro. Allegri non è maestro di estetica pallonara, ma è storicamente il tecnico che più di ogni altro sa come disinnescare il bel giuoco inzaghiano. Servirà una partita diversa da quella dell’andata, laddove un pareggio in “terra straniera” accontentò padroni di casa ma anche gli ospiti. Ah, a proposito. Si è parlato tanto di “favorite per lo scudetto” e di “Inter che ha il dovere di vincere il tricolor”. La rosa dell’Inter è costata in cartellini 225,6 milioni, quella della Juve 457,6. Il valore attuale della rosa dell’Inter è di 588,85 milioni, quella della Juve 454,2. La variazione in positivo per l’Inter è di 363,25 milioni (+61,7%), quella in negativo della Juve è di 3,4 milioni (-0,7%). L’Inter non “deve” vincere lo scudetto, ha solo “il dovere assoluto” di provarci. Sono due cose ben diverse E il “dovere assoluto” ce l’hanno ancora di più le sue avversarie abbienti e fortunate”.