Intervistato da La Gazzetta dello Sport l’ex Juve Bernardeschi ha detto: “Contestazioni? Quello che è successo allo Stadium mi è dispiaciuto tanto, non è mai bello vedere una squadra in difficoltà però capisco la rabbia dei tifosi, per la storia della maglia e della società, ed è giusto così. Credo che in questo momento la Juventus debba isolarsi e portare a termine la stagione con il quarto posto. Motta a rischio? Il progetto è stato fatto su più anni, penso che la società farà delle valutazioni alla fine. Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere in una stagione, in base agli obiettivi che ci si era prefissati all’inizio la dirigenza dovrà decidere se andare avanti così o cambiare. La Juventus può farcela benissimo anche se non me l’aspettavo così in difficoltà. I progetti nuovi non sempre vanno nella maniera giusta, spetta alla società decidere se dare tempo al nuovo corso o cambiare”.
Juve, le parole di Bernardeschi

Su Vlahovic ha aggiunto: “Dispiace vedere un capitale che non gioca per motivi un po’ tattici, un po’ tecnici e un po’ societari. Credo che la sua situazione dipenda da una combinazione di queste tre cose. È un giocatore forte, un professionista serio e la Juventus non sta valorizzando un suo capitale, facendo giocare uno, Kolo Muani, che è solo in prestito. Dal punto di vista societario lo considero un errore”. Su Koopmeiners e Nico Gonzalez: “Il contesto non li aiuta, la colpa non è mai di un singolo giocatore. Quando gira tutto va bene, altrimenti anche gli ingranaggi non funzionano. È quello che sta succedendo alla Juventus”. Chiosa finale su Yildiz: “Sacrificarlo sul mercato? Mai. Yildiz si sta ritrovando in un contesto molto più grande di lui, ha qualità anche se finora l’ha mostrata a momenti alterni. Mettiamolo in una condizione diversa, con un ingranaggio che funziona, e poi ne riparliamo. Solo gli alieni come Yamal hanno continuità a quell’età, diamo tempo a Kenan e facciamolo crescere. Non va sacrificato“. Nel frattempo arriva una grossa novità di mercato: la Juve valuta un addio clamoroso <<<