Dopo la fine della sua esperienza in Italia, Federico Bernardeschi è volato in Canada, direzione Toronto. «Era da ottobre che pensavo a questa soluzione – ha rivelato a La Gazzetta dello Sport – e sto toccando con mano che è meglio di quanto mi aspettassi. Il club è super». La scelta di andare al Toronto è particolare visto che in Italia lo volevano Napoli e Atalanta: «Ringrazio tutti. In particolare Gasperini e il d.s. D’Amico, mi volevano fortemente a Bergamo. Mi volevano anche a Londra. Ma non dico chi. Tottenham? Diciamo che ammiro Conte spudoratamente». Qualcuno l’ha accusato di essere mister 4 milioni: «L’ho sentito dire, ma i fatti dicono il contrario. Ho vinto 9 trofei, ho giocato nella Juve: cosa potevo chiedere di più? Non devo dimostrare niente. Nella mia carriera ora c’è spazio per nuove emozioni e Toronto è il trampolino giusto».
«Ho appena salutato il mondo-Juve con un post affettuoso: mi considero il primo tifoso bianconero – ha continuato Bernardeschi. A Torino sono cresciuto in tutti sensi, sono diventato padre, sono maturato sul campo». Su CR7: «A Torino è nato un rapporto speciale tra noi, anche tra le famiglie. CR7 non è il numero uno solo in campo, è semplice e alla mano con chi gli è vicino. Non faticherà a trovare una nuova soluzione».
Su Allegri: «Max è speciale. Non è solo un grande allenatore ed è prezioso sotto tutti gli aspetti, come un manager: alla Ferguson. Non capisco le polemiche sul bel gioco: non bastano 2-3 calciatori di livello superiore per il salto di qualità. Anche Allegri ha bisogno di tempo per il progetto». Chiosa finale sul mercato: «Pogba e Di Maria permettono di fare il pieno di qualità ed esperienza. Ma vedo che vogliono mettere a segno altri colpi. Il problema è trovare l’equilibrio giusto: senza pretendere che arrivi tutto subito. Zaniolo? Il talento di Nicolò non si discute. È giovane e può dare potenza e fantasia. Il carattere? In Nazionale l’ho visto di sfuggita. Ma la Juve è una palestra di vita per tutti. Come per me».