Intervistato da La Gazzetta dello Sport l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali ha detto senza mezzi termini: “No, Berardi non andrà alla Juve. C’era un principio di trattativa, la Juve aveva mostrato interesse per il nostro giocatore e il Sassuolo aveva aperto alla cessione di Berardi una decina di giorni fa anche perché Domenico aveva espresso il suo gradimento all’operazione. La realtà è che non mi è arrivata nessuna proposta ufficiale. Quando la Juve ci ha chiesto Berardi per la prima volta, abbiamo solo abbozzato un discorso economico. Il Sassuolo ha chiarito che la valutazione del giocatore era superiore ai 30 milioni, ma da parte nostra c’era la disponibilità ad ascoltare un’offerta della Juve e a trovare insieme la cifra giusta e la formula che potesse soddisfare entrambi i club”.
“Ci tenevamo ad accontentare Berardi – ha continuato Carnevali – però non potevamo trascurare le esigenze della nostra società e quindi avevo specificato alla Juve che non avremmo accettato l’inserimento di calciatori nella trattativa perché abbiamo già cambiato tanto. Pensavo che avremmo comunque trovato una soluzione e infatti il Sassuolo aveva anche individuato il sostituto da inserire nella rosa. Avevamo indicato una data precisa entro la quale bisognava chiudere: il 17 agosto. Perché quel giorno scadeva la nostra possibilità di acquistare il sostituto di Berardi. A Giuntoli e ai procuratori di Domenico ho detto io in modo chiaro che non avremmo potuto superare quella data. Ma Giuntoli non si è più fatto sentire. E’ giusto che ognuno faccia ciò che vuole. Però adesso il Sassuolo toglie Berardi dal mercato“.
“Sono molto infastidito dal comportamento della Juve perché da parte nostra c’è sempre stata apertura e disponibilità. Se Giuntoli dovesse telefonare e presentare un’offerta gli direi di no. Adesso è giusto che il Sassuolo cominci a pensare ai propri interessi. E se Berardi dovesse impuntarsi lo farei ragionare. È un ragazzo sensibile e intelligente, lo capirà”, ha concluso.