Manca sempre meno all’inizio della seconda sfida di Champions League della Juventus. Dopo aver perso contro il PSG, questa sera la squadra di Massimiliano Allegri scenderà in campo contro il Benfica con un solo obiettivo: vincere. I bianconeri non potranno permettersi di sbagliare e dovranno portare a casa i tre punti. In vista della sfida contro la compagine portoghese, il club bianconero ha reso noti i convocati per il match: “De Sciglio, Bremer, Danilo, McKennie, Vlahović, Cuadrado, Milik, Gatti, Kostić, Kean, Bonucci, Miretti, Di Maria, Pinsoglio, Rugani, Soulé, Paredes, Perin, Garofani, Barbieri, Fagioli”. Ma come scenderanno in campo le due squadre?
Per la sua Juve Massimiliano Allegri si prepara a schierare nuovamente un 3-5-2, che sembra essere stato scelto dall’allenatore bianconero come il modulo della Champions League. In porta Perin, con Bremer, Bonucci e Danilo a comporre la linea di difesa a tre. Sulle fasce pronti Cuadrado e Kostic, con Miretti, Paredes e McKennie a centrocampo. In attacco spazio al tandem composto da Vlahovic e Milik. L’attaccante polacco, espulso nel finale della gara contro la Salernitana, dovendo saltare la prossima giornata di Serie A con ottime probabilità sarà titolare dal primo minuto. Grazie al suo apporto Vlahovic è sembrato meno solo all’interno dell’area di rigore avversaria, aumentando quindi la pericolosità degli attacchi bianconeri. Discorso simile per Cuadrado, anche lui espulso. Pronto a entrare dalla panchina Di Maria, ex della gara.
Il Benfica scenderà invece in campo con un 4-2-3-1. Tra i pali Vlachodimos, con Gilberto, Antonio Silva, Otamendi e Grimaldo. A centrocampo Florentino e Fernandez, con Neres, Rafa Silva e Joao Mario sulla linea dei trequartisti. In attacco spazio a Ramos come unica punta.
Juventus (3-5-2): Perin; Bremer, Bonucci, Danilo; Cuadrado, Miretti, Paredes, McKennie, Kostic; Vlahovic, Milik. All. Allegri.
Benfica (4-2-3-1): Vlachodimos; Gilberto, Antonio Silva, Otamendi, Grimaldo; Florentino, Fernandez; Neres, Rafa Silva, Joao Mario; Ramos. All. Schmidt.