Juve, Bellinazzo: "Fase storica e spartiacque con il passato"

Juve, Bellinazzo: “Fase storica e spartiacque con il passato”

Bellinazzo
Bellinazzo ha parlato di vari temi di calcio, tra cui il calciomercato arabo recentemente accostato anche alla Juventus con il caso Allegri

In occasione della presentazione del suo libro Le nuove guerre del calcio, Marco Bellinazzo ha parlato di quelle che sarebbero le criticità oggi del calcio mondiale. Non poteva mancare un riferimento al calciomercato arabo, mai così protagonista come in questa stagione. Anche la Juventus da qualche tempo ha avuto a che fare con le proposte monstre provenienti dall’Arabia, con l’Al-Hilal in pressing sul tecnico Massimiliano Allegri. Per il giornalista quella che stiamo vivendo è una fase di possibile svolta del calcio come da come lo abbiamo sempre vissuto.

Da Cristiano Ronaldo ad Allegri: l’impatto del calciomercato arabo

Dopo l’ex Cristiano Ronaldo, anche l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri è stato tentato dalle faraoniche proposte arabe. Ma i due non sono più dei casi isolati, bensì delle costanti richieste provenienti da un campionato in veloce espansione. Ecco cosa ha detto Ponciroli sul tema: “Siamo in una fase unica, storica, che creerà uno spartiacque fra il calcio che c’era prima e il calcio che verrà. Adesso c’è la tentazione per i club in difficoltà di andare a monetizzare cedendo i propri tesserati. Il rischio però è quello di depauperare i campionati, solo la Premier League regge la concorrenza. Tantissimi giocatori stanno andando nei club che sono di proprietà di PIF, che ha acquisito il 75% dei principali club sauditi. L’obiettivo è quello di creare una lega araba che possa competere con la Premier e competere con Liga e Bundesliga. La UEFA sta monitorando una situazione molto pericolosa e non ci sono le giuste contromisure. Pensiamo al fatto che presto verrà riformato il Fair Play Finanziario. Si parla di sostenibilità, dall’altro lato i club arabi vengono a comprare i migliori giocatori. Questo tipo di pericolo merita una risposta diversa”.

I problemi dei diritti TV

Altro tema scottante, che coinvolge gli interessi della Juventus e non solo, è quello relativo a i diritti tv. Su questo, il giornalista si è espresso così: “Non è un bel momento. La speranza era che le tre finale avessero potuto accendere l’interesse di altri operatori. Non mi meraviglia che siano arrivate offerte basse nelle buste, di solito servono per sedersi al tavolo. Nelle trattative non so quale possa essere il margine. L’unico vero elemento è quello del canale della Lega. Tecnicamente oggi è possibile farlo molto più facilmente rispetto al recente passato. Bisogna capire cosa c’è nelle buste che hanno presentato i sei fondi. Perché quel tipo di supporto diventa indispensabile per i club per andare a scontare e anticipare i ricavi. Il rischio d’impresa i presidenti italiani difficilmente lo assumerebbero. Quello può essere il momento di svolta se si dovesse stare sotto di 800 milioni. Se arriveranno offerte più alte, anche se più basse dei 927 attuali, si potranno trovare accordi. Altrimenti dovremo andare su quella strada che sarà quella della rivoluzione. Ma quando sei indietro devi prendere altre strade per cercare di recuperare terreno”.

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