Juve, Barillà: "Giuntoli utile per l'organigramma, Allegri è divisivo"

Juve, Barillà: “Giuntoli utile per l’organigramma, Allegri è divisivo”

Giuntoli
Barillà ha parlato delle scelte della Juventus di arrivare a Giuntoli per il ruolo di direttore sportivo e confermare Allegri in panchina

Antonio Barillà, intervenuto nella trasmissione TV PLAY ha commentato la situazione in casa Juventus relativa ai presunti malumori interni su Massimiliano Allegri. Il giornalista ha esordito dicendo: “O si fanno nomi e cognomi o è inutile parlare di presunti dirigenti insoddisfatti da Allegri. Credo che nel percorso di valutazione se andare avanti o meno con Allegri, ci siano stati momenti di tensione anche figli di una stagione particolare. E’ naturale ci sia tensione se un proprietario dice che l’allenatore è il riferimento sportivo e il tecnico viene poi a sapere che l’accelerazione per il ds è stata fatta a sua insaputa. Questo però credo sia dovuto al fatto che la Juventus ad oggi non è strutturata sul piano sportivo”.

Il ruolo di Giuntoli

Successivamente, Barillà ha spiegato quale sarà l’apporto di Cristiano Giuntoli alla Juventus. Ecco che cosa ha detto: “L’arrivo di Giuntoli e la promozione di Manna serviranno a costruire un organigramma che tenga conto delle necessità sportive. Non credo ci sia nessun disegno, forse è stata una questione di inesperienza. E’ anche diritto di un dirigente scegliere il ds senza consultare il tecnico, ma se il tecnico è il custode di tante verità sportive allora non puoi farne a meno. Uno dei motivi per cui non ci si è compresi è perché Allegri vuole mantenere il controllo su certe strutture come la Juventus Next Gen.

Tensione Allegri

Infine, il giornalista è tornato a parlare della situazione legata all’allenatore della Juventus: “Lui è molto divisivo. In questo momento sono di più quelli che gli danno contro. Si è sempre dichiarato risultatista e vedere i risultati che non arrivano e con un gioco non brillante credo sia normale che porti malumori. Serve però onestà intellettuale: un conto è dire che il suo lavoro non soddisfa, un altro è dire che non è da Juventus. Quella di Allegri oggi à la stessa situazione di quando Sarri aveva firmato e tutti parlavano di Guardiola. Oggi Allegri è l’allenatore della Juventus e si continua a parlare d’altro. Vedremo il 10 luglio chi avrà ragione. Allegri quando è arrivata la prima proposta dall’Arabia ha declinato immediatamente. È perfettamente nel giusto chi ha parlato di una proposta dall’Arabia per lui, ma è incomprensibile come si risollevi questo discorso. La settimana scorsa si è risollevato un subbuglio per non ben specificate fonti arabe che lo davano come cosa fatta”.