Juve, Balzarini: "Andare al TAR? Pericolo di altre ritorsioni"

Juve, Balzarini: “Andare al TAR? Pericolo di altre ritorsioni”

Le novità di Balzarini sul futuro societario
Gianni Balzarini ha interpretato le scelte della Juventus sul caso stipendi: per il giornalista procedere al TAR sarebbe stato pericoloso

Gianni Balzarini ha offerto la sua interpretazione a Radio Bianconera sulle recenti vicende giuridiche che hanno coinvolto la Juventus. In particolare, sulla scelta del club bianconero di procedere con il patteggiamento sul caso stipendi. Ecco cosa ha detto: “Evidentemente sono stati valutati rischi ed aspetti positivi e i primi sono stati ritenuti superiori. Andare al TAR non portava la certezza di una vittoria. Avrebbe potuto creare anzi un effetto di ritorsione ulteriore. Dico questo per avvalorare la tesi che il patteggiamento è una via per uscire il prima possibile e con il minor danno da una situazione che può portare a conseguenze molto negative nel tempo”.

Il futuro della Juve

Il giornalista ha inoltre commentato le possibili voci su un ulteriore sanzione da parte della UEFA: “In Europa era stata paventata la possibilità di una Juve per tre anni fuori dalla Champions e questo avrebbe portato ad un ridimensionamento epocale. Anche in questo caso i rischi sono stati trovati superiori ai vantaggi che avrebbe potuto portare la scelta di andare contro l’UEFA. Adesso la Juve sarà comunque ridimensionata. Perché se non arrivano i soldi della Champions l’unico modo per trovarli passa per forza dalle cessioni. Poi questo non significa che il campo non possa sovvertire la situazione. Come avvenne con Conte, a cui era chiesto il quarto posto e vinse lo Scudetto. La situazione attuale mi ricorda proprio i tempi del post Delneri“.

La scelta dell’allenatore della Juventus

Infine, Balzarini ha espresso la sua opinione sull’offerta del Al-Hilal per l’allenatore della Juventus. Ecco cosa ha detto: “La storia dell’offerta araba non è finita. Vediamo di capire cosa succede; è più orientato verso la permanenza a Torino ma questa certezza non c’è ancora. Di certo, se resta si prende un’assunzione di responsabilità e un rischio enorme. Partirà con gran parte dei tifosi contro; ne sono consapevoli sia lui che la società. Inoltre l’anno prossimo non avrà una squadra già all’altezza di quella di quest’anno. Sarei curioso di vedere a che punto saremo a novembre. Se la Juventus fosse posizionata fra le prime quattro, si potrà criticare Allegri quanto si vuole ma sarebbe impensabile un esonero. D’altro canto se dovesse essere completamente al di fuori della lotta per il quarto posto, anche la società potrebbe prendere provvedimenti”.